GENOVA - Genova e i genovesi non soltanto stanno inviando aiuti all'Ucraina o accogliendo i profughi in fuga dalla guerra, ma li stanno anche andando a prendere al confine: proprio in queste ore è arrivato un pullman con una cinquantina di rifugiati a bordo, donne e bambini, grazie all'iniziativa di una volontaria genovese, Claudia Bortolotti. Geometra, attivista e direttore editoriale del quotidiano online Oggi Notizie, assieme ad un'interprete e tre autisti è partita per Przemysl, cittadina della Polonia al confine con l’Ucraina.
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Ma dopo aver visto le condizioni dei campi profughi che sono stati allestiti in poche ore per far fronte all'emergenza, Claudia è già pronta a ripartire. "Come vedete dalle immagini che ho registrato per documentare quanto sta accadendo, non ci sono presidi sanitari, non c'è assolutamente distanziamento e le condizioni igieniche sono davvero precarie tanto da trovare urine e feci ovunque. Per questo motivo, siamo pronti a ripartire per portare ulteriori aiuti.
"Venerdì mattina porteremo con un bilico di 12 metri per portare 70 letti, 80 materassi, viveri, coperte e vestiti soprattutto per i bambini"
Le immagini mostrano come nella paura e nella disperazione, le persone si siano organizzate come hanno potuto. Centinaia di brandine, materassi o sacchi a pelo in grossi stanzoni dove soprattutto mamme e bambini arrivano senza avere quasi nulla con sé, fatta eccezione per cani o gatti, chiusi nei loro trasportini per ore. Anche per questo motivo si sta organizzando un volo speciale per il carico di cani dall’Ucraina a Genova. Anche altri animalisti si erano attivati nei giorni scorsi per salvare 300 cani di un canile a 40 km da Kiev.
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Tante le emozioni e le storie raccolte. Tra quelle più significative, ricche di solidarietà e di contrasti, c'è quella della signora Tatiana di 81 anni: "Abbiamo trovato nel campo profughi gestito dal presidente nazionale dell'Istituto nazionale superiore formazione operativa di Protezione Civile una signora con la madre anziana di 81 anni, che avevano il proprio gatto chiuso nel trasportino. Volevano 'un passaggio' per Milano, ma non avevamo più posto. Erano scappate da un momento all'altro con i soli documenti e il gatto".
"Due ragazzi maggiorenni hanno acconsentito a restare nel campo profughi al loro posto e le abbiamo accompagnate in Italia, mentre l'altra figlia studia e lavora alla Scala di Milano e oggi è a Parigi a cantare"
Mangiare in scatola, latte in polvere, giochi per bambini "possono essere consegnati al monastero di viale Byron in Albaro, dicendo che sono destinati alla missione Ucraina di Claudia e Daniela", si appella ancora una volta alla solidarietà dei cittadini la volontaria.
"Chiediamo anche un piccolo contributo economico per chi può: stiamo preparando una carta delle Poste su cui tracciare tutti i pagamenti"
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E questa non è la sola iniziativa, proprio nella serata di martedì sono partiti alcuni soci dello Yacht Club Italiano per andare a prendere una ventina di donne e bambini per portarle a Rapallo, mentre il Comune di Genova ha inviato un pullman Amt per andare a Siret, al confine con la Romania, dove aspettano altri 40 rifugiati.