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Dal pomeriggio di martedì sospesa la raccolta di generi alimentari alla Foce
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di Silvia Isola

GENOVA - Un pullman di Amt è in partenza dalla Liguria per andare a prendere 40 donne e bambini in fuga dall'Ucraina: la meta è Siret, in Romania, e i profughi arriveranno a Genova nel pomeriggio di venerdì. Partirà alle 5 dalla rimessa di Sestri Levante il lungo viaggio di due volontari, uno dei quali ha lavorato per molti anni come camionista sulla tratta Roma-Bucarest e che quindi conosce bene la strada. Il mezzo arriverà mercoledì alle 14 e ripartirà la sera stessa alle 23, facendo una tappa di 12 ore opportuna visti i numerosi bimbi che saranno a bordo. E' stato allestito tutto nel giro di poche ore, sull'invito di Igor Mendelevich, ambasciatore della città di Odessa che con Genova ha un solido gemellaggio. All'andata verrà caricato con generi alimentari e altri beni raccolti grazie alla solidarietà dei liguri. "Stiamo facendo rete, la città di Odessa è pacifista e grazie al supporto di Genova faremo un hub dove gli ucraini potranno ricevere ospitalità per organizzarsi qualche giorno, prima di raggiungere amici e parenti in altre città italiane o persino in altri paesi: tante famiglie hanno dato disponibilità, per noi in un momento delicato come questo sono importanti anche le referenze per affidare anche se per pochi giorni persone fragili come donne e bambini", spiega l'ambasciatore che è in stretto contatto con la città portuale sul Mar Nero. "Noi continuiamo a guardare al domani con uno sguardo positivo, a Odessa sono operativi, fino ad oggi c'era la calma, ma aspettiamo ogni notte un attacco". 

Ora tutti gli sforzi sono per salvare e accogliere più persone possibili. "Tra queste 40 persone ci sono molti bimbi ucraini non accompagnati, che si sono aggregati ad altre mamme. Saranno necessari mediatori culturali, supporto psicologico, ma anche la presa in carico da parte dell'Asl: non dimentichiamo che là la percentuale di persone vaccinate contro il Covid-19 è molto bassa, si aggira attorno al 25% della popolazione. Ma oltre al Covid, ci sono molte altre patologie come il morbillo che è molto diffuso: la tutela sanitaria prima di inserirli in altre famiglie", commenta Mario Baroni, consigliere delegato alle politiche sociali. 

"Apriremo uno sportello fisico per la registrazione con assistenti sociali, che potranno indirizzarli verso gli hub per i tamponi o vaccinali"

"Dall'oggi al domani le persone hanno dovuto abbandonare tutto, partendo senza soldi, senza bagagli, lasciando abitazioni e padri e mariti: dobbiamo farli sentire a casa. Non sarà semplice l'organizzazione". Anche per questo motivo la comunità si sta stringendo solidale, studiando le migliori strategie per l'accoglienza. Si pensa, ad esempio, di indirizzare i profughi una volta registrati o a Villa Bombrini per effettuare un test anti Covid-19 o di realizzare un punto tamponi proprio nel posto dove verranno accolti.  

E la solidarietà servirà nei prossimi giorni, dato che in tanti hanno risposto agli appelli, ma c'è ancora molto da fare. "Attualmente sono 70 le persone che il Comune di Genova sta ospitando in un albergo, alcune di loro con disabilità: non guardiamo al lato economico, ma ovviamente ci sono necessità diverse a cui dovremo far fronte. Per questo motivo, chiediamo il sostegno anche dei cittadini genovesi, che magari non possono contribuire in altro modo, ma che possono attraverso una donazione darci una mano a sistemare le abitazioni dei tanti che già hanno voluto mettere a disposizione. C'è chi ha dato disponibilità per due settimane, chi per un mese, ma magari servono gli arredi", invita Pietro Piciocchi, assessore alle politiche della casa.

"Ringrazio tutti quanti e rinnovo l'invito a darci una mano, stiamo cercando di offrire una risposta tempestiva ed efficace in un momento di emergenza come questo, aggiustando in corsa i vari passaggi"

Per questo motivo è stata aperta sul sito del Comune di Genova la possibilità di donare attraverso il sistema PagoPa. Sul sito si trova un tutorial per come generare un avviso di pagamento, dopo aver cliccato "dona ora": nei dati tariffa, bisognerà selezionare la voce "ufficio entrate" per il servizio e poi "donazioni accoglienza profughi Ucraina" per la tariffa, inserendo codice fiscale e indirizzo mail per la ricevuta. Poi sarà possibile pagare il bollettino, una volta scelto l'importo che si vuole donare, sia online sia presso gli sportelli autorizzati. 

Nel frattempo, sono stati raccolti molti bancali di generi alimentari ed è arrivata la decisione di sospendere momentaneamente la raccolta nella palazzina ex Q8 alla Foce. "Non è perché non ce ne sia bisogno: Genova si è mobilitata fin da subito e abbiamo circa 4 o 5 tir da riempire e poter spedire nelle prossime settimane, appena sarà possibile. Abbiamo deciso però di sospenderla da domani alle 18 per focalizzarci sulle principali necessità del territorio in guerra", spiega Sergio Gambino, consigliere delegato alla Protezione Civile. Non dobbiamo dimenticare poi che dal confine bisogna far arrivare il cibo a chi ne ha bisogno, non ci sono canali sicuri nemmeno per la Croce Rossa e per gli operatori che devono poterlo fare in sicurezza".