GENOVA - Igor Mendelevich, rappresentante consolare di Odessa a Genova, è naturalmente in apprensione: "Io sono in costante contatto con la città, purtroppo è una tragedia, ogni notte aspettiamo l'attacco, ma andiamo avanti. Non avevo mai visto guerre e speravo di non vederne mai". Proprio nella notte sono iniziate a cadere le prime bombe sul porto della città che si affaccia sul Mar Nero.
Tra le persone impegnate nella sistemazione dei profughi ucraini nelle famiglie che hanno dato la disponibilità, Mendelevich puntualizza: "Dobbiamo verificare caso per caso - sostiene - perché si tratta di donne e bambini e quindi serve conoscenza personale, non possiamo permetterci di sbagliare. Io se non conosco una famiglia non ci mando donne e bambini: servono famiglie con referenze dirette o indirette".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci