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Negozianti contro abitanti per la rivoluzione del traffico che mette in ginocchio anche l'Aurelia
2 minuti e 22 secondi di lettura
di Michele Varì

GENOVA -"Io arrivo a Nervi e vado via con il taxi, per me non cambia niente...". 


Le parole con tono serafico di una donna incrociata mentre passeggia rilassata in via Oberdan confermano che a Nervi sono in tanti gli abitanti che della contestata rivoluzione del traffico se ne infischiano.

L'ennesimo viaggio nel quartiere più a levante della città che in passato ha pure sognato di tornare ad essere comune autonomo rivela però che lo stravolgimento della viabilità avviata lo scorso ottobre per creare una Ztl in via Oberdan ha quasi spaccato il quartiere. Il tutto alla vigilia di Euroflora: la vetrina più importante.

La maggior parte dei nerviesi seduti ai tavoli di piazza Pittaluga, il salotto affacciato sul viale delle Palme, sono contro la Ztl.
Contro sono soprattutto i negozianti che hanno formato un comitato per dire no.

La loro voce è Monica Rodrigo, titolare di una boutique che ama parlare senza preamboli: "Non siamo arrabbiati ma incazzati neri perchè per colpa dei cambiamenti del traffico tanti commercianti compresa la sottoscritta rischiano di chiudere il negozio. Il lavoro è calato del 30 al 50 per cento, così non si va avanti, non stiamo nelle spese, tanti saranno costretti a lasciare a casa i dipendenti. Per questo abbiamo fondato un comitato. A questo punto gli amministratori devono prendere atto che il test non ha funzionato e ripristinare subito le condizioni del traffico che c'erano prima".




Fra gli abitanti intercettati in via Oberdan anche un pensionato favorevole alla semi pedonalizzazione: "Ora c'è meno rumore perché i bus sono quasi tutti elettrici, meno smog sui davanzali, per me insomma va molto meglio di prima. I commercianti si lamentano? A me pare che lavorino tutti" taglia corto.


La voce ufficiale degli operatori commerciali del Civ (Il comitato integrato di via) Nervi 2005, prima favorevole alla rivoluzione del traffico, però sta virando verso il no, come spiega il presidente Marina Virgili, titolare di uno studio di architettura in via Oberdan: "La maggior parte si lamenta, è innegabile. Io speravo che la Ztl fosse accompagnata da una serie di cambiamenti, ma non è successo".

Virgili critica gli amministratori anche per lo scarno confronto con operatori e cittadini: "Ci sono state fatte molte promesse ma ne sono state mantenute poche. Prima fra tutte quella di confrontarsi dopo i primi tre mesi di sperimentazione. A decidere di proseguire con la sperimentazione non sono stati i nerviesi ma gli amministratori" sottolinea la donna.

A fare da sfondo alla divisione intestina degli abitanti del cuore di Nervi un problema di non poco conto: l'aumento del traffico sull'Aurelia causato dalle deviazioni e da un nuovo semaforo in via Campostano, in via Somma. Code che rendono la vita impossibile ai pendolari dei comuni limitrofi, da Sori a Pieve, e sino a Bogliasco, dove nei giorni scorsi persino il sindaco deputato Luca Pastorino è sceso in strada a consegnare volantini per dire "basta alle code".

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