Genova -"E' la fine di un incubo e speriamo davvero che il peggio sia passato...".
La sospensione dei cantieri sulle autostrade liguri per le festività pasquali e per la manifestazione di Euroflora è una sorta di liberazione per i sindaci dei comuni della Valle Stura, la valle della A26 che collega Voltri al basso Piemonte, fra le più penalizzate dai lavori di riparazione messi in atto da Autostrade dopo le ispezioni avviate dal Ministero delle Infrastrutture in seguito alla tragedia di Ponte Morandi costata la vita a 43 persone.
Omar Missarelli, Katia Piccardo e Gianni Oliveri, sindaci di Masone, Rossiglione e Campo Ligure, che abbiamo incontrato tutti insieme al casello di Masone, per questo sperano che anche dopo le feste di Pasqua le autostrade non si rivelino più una trappola per gli automobilisti e i camionisti e un monito per chi intende raggiungere la Valle Stura, fra l'altro penalizzata anche dalle chiusure dei sentieri e dei boschi per la peste suina, solo da poco in parte revocate.
"Quella dei cantieri autostradali è stata una lunga parentesi dura e troppo lunga - spiega Piccardo sindaco di Rossiglione -, una paralisi devastate in cui sono rimaste bloccate anche le ambulanze, speriamo che si possa tornare alla normalità e mettere alle spalle una situazione infrastrutturale davvero sconcertante".
Missarelli di Masone rincara: "Per monitorare abbiamo un tavolo sempre aperto con Autostrade e prefettura, ci auguriamo che quanto accaduto da gennaio ad oggi non accada più".
Anche Gianni Oliveri di Campo Ligure sospira e spera: "E' stata dura, durissima per tutte le categorie, dagli studenti ai sanitari, ora ci arrivano notizie positive, speriamo che lo siano non solo per la pausa di Pasqua ed Euroflora, ma anche per il futuro".
IL COMMENTO
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