GENOVA- "Addio alla plastica monouso", lo dice l'Acquario di Genova introducendo, come sostituti, prodotti ecocompatibili.
Dopo le stoviglie in materiale compostabile, nel punto ristoro a metà percorso non saranno più acquistabili le bottigliette in PET di acqua minerale naturale.
Il pubblico troverà infatti i brick in tetrapak da 500 ml. Si potrà inoltre acquistare direttamente acqua microfiltrata fresca, sia naturale che frizzante, anche per ricaricare le proprie bottiglie o borracce.
La scelta fatta dall'Acquario di eliminare la plastica monouso all’interno della struttura è una delle azioni presenti nel piano strategico di sostenibilità di Costa Edutainment conforme con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.
Un impegno costante che prosegue e cresce negli anni con attenzione particolare al Goal 14 che prevede la conservare e utilizzazione in modo durevole degli oceani, dei mari e delle risorse marine per uno sviluppo sostenibile.
Sono numerosi i progetti di ricerca e conservazione che in trent’anni di attività Costa Edutainment e Acquario di Genova hanno messo in atto per rispettare l'ambiente e la biodiversità.
In linea con la propria missione - informare e sensibilizzare il pubblico alla conservazione, la gestione e l’uso sostenibile degli ambienti acquatici per promuovere comportamenti positivi e responsabili – l’Acquario vuole incoraggiare il proprio pubblico all’adozione di abitudini più onesto a favore dell’ambiente.
Tra gli impegni presi c'è anche la challenge Sustain-Ability volta ad incoraggiare nei dipendenti e nei follower comportamenti virtuosi e sostenibili. Ogni settimana infatti viene proposta una piccola "sfida sostenibile" per contribuire a migliorare l’impatto sull’ambiente, cambiando qualche abitudine quotidiana o prestando più attenzione agli altri.
Sul brick, oltre ai messaggi legati alle caratteristiche dell’acqua minerale e al riciclo del contenitore, l'Acquario di Genova comunica il suo impegno sulle tematiche ambientali: tramite il QRcode stampato sulla confezione ci si collega a una pagina di approfondimento https://www.acquariodigenova.it/plasticfree/ per conoscere non solo i progetti di conservazione e sostenibilità condotti, ma anche utili informazioni sul riciclo dei materiali e sui comportamenti quotidiani che tutti noi possiamo adottare per limitare l’utilizzo di plastica e contrastare il conseguente inquinamento da questa generato.
L’introduzione di prodotti ecocompatibili, come l’acqua in brick, non contribuisce solamente alla riduzione della plastica, ma attiva una filiera virtuosa per il riciclo al 100% dei materiali. Grazie alla collaborazione con Amiu e Comieco (consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi in cellulosa), verranno compattati i brick, lasciati dai visitatori presso gli specifici raccoglitori posti lungo il percorso, che raggiungeranno le cartiere italiane specializzate nel processare e recuperare i materiali che compongono i cartoni per bevande.
I cartoni per bevande sono composti da un materiale poliaccoppiato costituito da carta vergine FSC (proveniente cioè da foreste gestite in modo responsabile e sostenibile) per il 74 %; polietilene (PE) per il 21%; film di alluminio per il 5%.
Il procedimento di riciclo non richiede nessun additivo chimico: grazie alla sola azione centrifuga di un pulper, cioè di una specie di “frullatore”, gli imballaggi vengono miscelati in acqua ad alta velocità, e avviene così la separazione tra i fogli di polietilene, l’alluminio e la cellulosa. Le fibre di cellulosa diventano nuovi fogli di carta di ottima qualità per la produzione di scatole e sacchetti per le attività commerciali, ma anche articoli per l’igiene (fazzoletti, carta igienica, tovaglioli). Plastica e alluminio sono invece utilizzati per creare nuovi oggetti, come i pallet e le cassette utilizzati nella grande distribuzione per frutta e verdura.
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più