GENOVA -I giardini di Quinto a notte inoltrata diventano terra di nessuno dove a comandare sono le gang di giovani violenti nonostante i controlli sempre più serrati da parte delle forze di polizia.
La riprova dall'ultimo caldo fine settimana: nelle prime ore di sabato, intorno alle due della notte, quando in giro non c'era quasi nessuno gli agenti delle volanti della polizia hanno avvistato decine di giovani armati di spranghe e bastoni che stava per scontrarsi con altri giovani.
L'arrivo degli agenti ha evitato la rissa e costretto la fuga i giovani. Pare che alcuni arrivassero dal basso Piemonte. Sul posto sono giunti anche gli investigatori della Digos perchè alcuni ragazzi avevano fregi del Genoa sulle giacche e si era pensato a uno scontro fra ultrà.
Ma questa tesi sarebbe stata esclusa dagli stessi investigatori della polizia politica che meglio conoscono i frequentatori delle gradinate. Più verosimile, invece, che la possibilità che le due gang fossero composte da italiani e marocchini, pare che fra i due gruppi ci fossero stati degli screzi già nei giorni scorsi.
Non basta: neanche 24 ore dopo e, nella notte fra sabato e domenica, sempre ai giardini di via Gianelli, al 112 arriva un'altra segnalazione di rissa fra giovani.
Sul posto anche giungono gli agenti delle volanti a sirene spiegate. Ma stavolta nè in via Gianelli, né nel piazzale dei giardini Rusca, il piazzale affacciato sul mare, vengono trovati ragazzi: sono tutti scappati via o invece si è trattato solo di un falso allarme frutto della psicosi.
Abitanti e pescatori, canoisti e pure i pensionati del Centro Anziani La Rotonda, appaio provati dalla convivenza con la movida nei giardini pubblici divampata dopo il lock down.
Molti in questi due anni gli esposti e le denunce che hanno fatto scattare serrati controlli da parte delle forze di polizia.
Ma i giardini di Quinto per la loro postazione strategica, vicini al mare e alla stazione ferroviaria, con tanto di market aperto sino a tarda notte, sono uno dei punti di incontro più gettonati dai giovani di tutta la città e non solo. Per buona parte si tratta di ragazzi perbene. Il problema è provocato dall'elevata concentrazione di ragazzi e il tasso alcolico e l'abuso di altre sostanze da parte di una minoranza.
Gli abitanti di Quinto e dintorni per fronteggiare questa improvvisa emergenza fanno quadrato sui social e per dissuadere ai giovani della movida a occupare i "loro" giardini, fra l'altro appena ristrutturati, lanciano appelli: "Usciamo ogni sera e presidiamo in modo pacifico per riprenderci i nostri giardini".
(Foto d'archivio)
IL COMMENTO
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente