IMPERIA - "Se i consumi continueranno ad essere quelli attuali e non ci saranno precipitazioni significative, Rivieracqua prevede che la situazione possa decisamente peggiorare nei prossimi due o tre giorni, con un'estensione delle fasce di popolazione interessate da cali di pressione o interruzioni idriche". Lo afferma il sindaco di Imperia e presidente della Provincia di Imperia, Claudio Scajola. Sono una decina i Comuni della provincia di Imperia dove attualmente sono in corso rifornimenti idrici con le autobotti da parte di Rivieracqua per l'abnorme richiesta di acqua data dalla massiccia presenza di turisti.
Secondo quanto riferito da Rivieracqua, le zone caratterizzate da una maggiore sofferenza si trovano nel levante della provincia: nella fascia costiera tra Imperia e il Golfo Dianese, incluso l'entroterra. Le autobotti sono in servizio nei Comuni di Cervo, Vessalico, Borghetto di Arroscia, Pontedassio, Chiusanico e alcune zone di Imperia città. Al momento è impossibile stabilire quante persone siano interessate dai rifornimenti; Rivieracqua parla di "un'ampia fascia di utenze", anche se è facile pensare, che siano coinvolte alcune migliaia di persone. "La crisi idrica riguarda tutto il Dianese, in particolare Cervo, e si sta ampliando ad altre zone, tra cui Imperia città" spiegano da Rivieracqua. I cali di pressione più importanti si registrano sulle zone alte, con interruzione del servizio già a molte utenze delle valli Impero e Arroscia, nell'entroterra di Imperia.
Problemi anche a Ceriana e a Monte Bignone, sopra Sanremo, a Stellanello e Testico, località quest'ultime della provincia di Savona, che ricadono nel comprensorio di Rivieracqua. E sempre in provincia di Savona: "Andora, in particolare, è colpita dal fenomeno dell'acqua salata - aggiungono da Rivieracqua - per via della risalita del cuneo salino". Qualche problema anche a Taggia: "Dove registriamo enormi consumi e alcuni pozzi sono in difficoltà". La situazione regge a Ventimiglia, con alcune difficoltà nelle località dell'immediato entroterra, come Villatella e Serro, ma la situazione è sotto controllo. Visto l'aggravamento della situazione legata all'emergenza idrica, il Presidente della Provincia di Imperia, Claudio Scajola, e il Prefetto, Armando Nanei, hanno convocato d'urgenza per domani mattina, una riunione del Tavolo Permanente sulla crisi.
Visto l'aggravamento della situazione legata all'emergenza idrica, il Presidente della Provincia di Imperia, Claudio Scajola, e il Prefetto, Armando Nanei, hanno convocato d’urgenza per domani mattina, domenica 14 agosto, alle ore 10.00, una riunione del Tavolo Permanente sulla crisi presso il Palazzo della Provincia.
"Il servizio attivato con le autobotti e le manovre di rete già attuate possono solo mitigare in minima parte la problematica, tenuto conto dei volumi d'acqua in gioco in questi giorni - aggiunge il primo cittadino -. Ricordo che è in atto un intervento strutturale, avviato in somma urgenza, per migliorare la situazione attraverso il collegamento diretto con il Roja del serbatoio dei Bardellini, nodo strategico per Imperia e il Golfo Dianese. L'opera, secondo le previsioni di Rivieracqua, dovrebbe concludersi a breve, ma non potrà essere certamente operativa per sopperire alle difficoltà di questi giorni".
Scajola rinnova l'appello alla popolazione, turisti compresi, affinché l'utilizzo dell'acqua sia parsimonioso. "Questa è l'unica arma a nostra disposizione - conclude -. Al momento non sono in previsione divieti specifici, ma confidiamo nel senso di responsabilità di ciascuno per fronteggiare la crisi in atto".
Contemporaneamente, il presidente del Comitato tecnico di Rivieracqua (il gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia), Natalina Cha, che è anche sindaco di Cervo, si è dimesso dal proprio incarico, con una comunicazione indirizzata al presidente di Rivieracqua Gian Alberto Mangiante, al presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola e al Commissario ad Acta (Ato Ovest) Gaia Checcucci.
"La decisione - si legge in una nota - consegue all'impossibilità di svolgere il proprio ruolo, in coerenza con quanto stabilito dallo statuto della stessa Società Rivieracqua". In particolare, a fronte dell'attuale crisi idrica, Cha rileva "l'impossibilità di svolgere con efficacia l'attività di supporto ai soci e quella di controllo degli organi societari per l'esercizio del controllo analogo e congiunto sulla gestione dei servizi che sono affidati in house alla Società Rivieracqua".
"Manca il personale di supporto, che non è previsto nello statuto - precisa Cha - così come più volte, anche in passato, avevo chiesto la disponibilità di Rivieracqua a intervenire alle riunioni del Comitato". E conclude: "In questo momento di crisi mi sono sentita nell'impossibilità di avvicinare tutti i Comuni che, come il mio, si trovano in uno stato di emergenza".
IL COMMENTO
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