GENOVA - Addio alla didattica a distanza per gli studenti che risultano positivi al tampone.
Questa una delle novità arrivate nella nuova circolare del ministero dell'Istruzione, un vademecum per le scuole in vista dell'inizio dell'anno scolastico 2022/2023, al via il 14 settembre (LEGGI QUI). Tra i paragrafi anche quello dedicato agli studenti positivi, che rimarranno a casa, in isolamento, senza però seguire le lezioni. "La normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2 - si legge -, che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell'anno scolastico 2021/2022". Niente dad nel 2023 quindi, bisognerà rimanere a casa fino al test negativo, necessario per rientrare tra le aule.
Tra le altre novità anche la possibilità di rimanere in classe anche se con i sintomi del raffreddore: "È consentita la permanenza a scuola a bambini e studenti con sintomi respiratori di lieve entità e in buone condizioni generali che non presentano febbre (in questo caso potranno frequentare in presenza con mascherine chirurgiche/Ffp2 fino a risoluzione dei sintomi)".
Il vademecum ribadisce che le mascherine non serviranno per il rientro a scuola tranne nel caso in cui ci siano alunni o personale fragile ma "il personale scolastico a rischio di sviluppare forme severe di Covid utilizza i dispositivi di protezione respiratoria del tipo FFP2 e i dispositivi per la protezione degli occhi forniti dalla scuola in base alle indicazioni del medico competente e anche il personale che ha la volontà di proteggersi con un DPI può usare un dispositivo di protezione respiratoria del tipo FFP2 e dispositivi per la protezione degli occhi".
Inoltre, non servirà più la misurazione della temperatura per accedere ai locali scolastici ma sarà comunque necessaria la sanificazione delle aule in modo ordinario e straordinario in presenza di uno o più casi confermati.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci