GENOVA - Mentre in diversi Paesi del mondo si assiste a un'altra ondata di nuovi casi di covid, dovuta soprattutto alle sottovarianti di Omicron BA.4 e BA.5, come era successo con Omicron 5, le richieste di aggiornare i vaccini stanno diventando sempre più insistenti. La protezione dalle nuove varianti infatti, soprattutto quelle più contagiose, sarebbe solo di breve periodo se vaccinati con le tre o quattro classiche dosi. Ma per la soluzione al problema bisognerà aspettare ancora qualche mese. A fotografare la situazione è Emanuele Pontali, direttore del reparto malattie infettive Galliera di Genova.
"Noi sappiamo che oggi siamo arrivati a omicron 5. I primi vaccini che arriveranno a settembre sono i Pfizer, studiati per combattere al meglio omicron 1.
Per cui non abbiamo ancora a disposizione i vaccini che coprono dalle ultime varianti".
Ancora qualche mese quindi per un vaccino che possa coprire dalle varianti che già in più paesi stanno facendo alzare il numero dei contagi. "Quelli che sono stati studiati e elaborati proprio per omicron 4 e 5 potranno arrivare solo successivamente - continua Pontali -, perchè a oggi sono ancora in fase di valutazione e autorizzazione da parte delle autorità sanitarie europee. La produzione su larga scala e quindi la distribuzione avverrà più avanti, verso l'autunno".
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