GENOVA - È il giorno della 'volata' di prova per lo scolmatore del torrente Bisagno, in corrispondenza dell'attacco della galleria di servizio all'interno dell'area di cantiere in via Adamoli. La 'volata' di prova è finalizzata a verificare, rispetto ai calcoli teorici di progetto, il livello reale delle vibrazioni indotte dall'utilizzo dell'esplosivo per lo scavo sia della galleria di servizio che per un tratto di monte della galleria principale.
A guidare i lavori un raggruppamento temporaneo di imprese con in testa il consorzio ReseArch, dopo l'accordo per l'approvazione della proposta migliorativa presentata dall'appaltatore che ha portato ad una riduzione dei costi di realizzazione e il rispetto delle tempistiche previste attraverso l'utilizzo di una 'talpa' a scudo chiuso per scavare il tunnel.
Scolmatore Bisagno, ok a variante: costi ridotti di 800 mila euro - LA NOTIZIA
"Lo scolmatore del Bisagno costituisce la principale opera necessaria per la messa in sicurezza della città -ha spiegato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. Abbiamo concluso i lavori per lo scolmatore del Fereggiano e l'intervento di rifacimento della copertura del Bisagno, che ha aumentato a 850 metri cubi d'acqua al secondo la portata transitabile al di sotto della copertura stessa. Mettendo assieme questi 850 metri cubi al secondo e i 450 metri cubi al secondo che saranno garantiti dallo scolmatore in costruzione raggiungeremo una portata di totale di 1300 metri cubi d'acqua al secondo, una quantità che, secondo gli attuali modelli statistici può verificarsi mediamente una volta ogni 200 anni".
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