IMPERIA - La Liguria dice no ai cibi di laboratorio. L'assessore all'Agricoltura di Regione Liguria Alessandro Piana ha infatti firmato la petizione contro i cibi sintetici lanciata da Coldiretti. Pochi giorni fa la stessa cosa è stata fatta ad esempio dalla Regione Lombardia.
Il cibo prodotto in laboratorio – spiega Piana - rischia di affossare il lavoro dei nostri produttori e dei nostri territori. Agricoltori e allevatori portano avanti un lavoro rispettoso dell’ambiente, sinonimo di garanzia sanitaria e di altissima qualità: vanno sostenuti con forza contro ogni presa di posizione che, oltretutto, consuma più energia, inquina di più e omologa le scelte sul cibo limitando quella straordinaria biodiversità che finisce nel piatto" conclude Piana.
Ma cosa è il cibo sintetico? All'interno della categoria rientrano di fatto tutti i cibi prodotto in laboratorio: quindi carne 'senza carne' ma realizzata coltivando solo ed esclusivamente delle cellule animali attraverso metodi da laboratorio. Rientrano i cibi creati ad hoc senza lattosio e quelli arricchiti con ferro e selenio e pare più nutrienti e ancora rientrano alimenti vegan e farine persino di insetti lavorate appositamente sempre in laboratorio. Molto diffusi sono anche tutti gli alimenti legati al controllo del peso che fanno parte dei cibi sintetici.
Si tratta di fatto un mercato in crescita che si è sviluppato di recente con l'obiettivo di sconfiggere la fame in alcune zone del mondo più povere dove il sostentamento alimentare è un miraggio. Secondo il report di Area studi Mediobanca il trend del settore è mostra una crescita medio annua è del 6,9% e le proiezioni ci dicono che entro il 2027, questa fetta di mercato riuscirà a sfiorare i 750 miliardi di dollari.
La Liguria invece mostra di voler puntare sulla produzione tipica. I dati disponibili ci dicono che per quanto riguarda la carne la Liguria in media macella all'anno circa 2600 bovini, 1000 suini, 1200 ovi-caprini e 4300 conigli. La produzione di patate e ortaggi rappresenta il 6,6% della produzione di beni e servizi agricoli della Liguria. L'olivicoltura il 3,8%, prodotti vitivinicoli il 2,9% del complessivo mentre i prodotti zootecnici circa il 14% del complessivo.
Per quanto riguarda la produzione di cereali la parte da leone in Liguria la fanno mais (5.200 quintali) e frumento (4.500). Per quanto riguarda gli ortaggi la produzione maggiore è quella di patate (67.000 quintali), pomodoro (43.000 quintali) e lattuga (33.000 quintali). Per la produzione di frutta sono la pesca e l'albicocca. Per quanto riguarda l'oliva la taggiasca è rinomata in tutta Italia e non solo. La produzione annua è di 195.000 quintali. Il latte da vacca della Liguria rappresenta lo 0,04% della produzione italiana con quasi 50.000 litri all'anno.
IL COMMENTO
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