GENOVA - A Liguria Digitale si è parlato anche di cultura, turismo e servizi al cittadino nell'ambito dei quattro eventi per illustrare i 50 progetti che andranno a comporre la Strategia digitale della Regione Liguria: "Verso la Strategia Digitale", questo il titolo dei primi tre eventi voluti fortemente dal commissario per l’Innovazione digitale Enrico Castanini per fare rete e promuovere l'interazione tra enti diversi in merito alle esigenze, alle priorità e alle idee per il territorio.
In quest'ottica ha aperto la tavola rotonda Angelo Berlangieri, presidente Unione Industriali della Provincia di Savona, che ha ricoperto in passato anche gli incarichi di assessore al turismo e commissario di Agenzia InLiguria. Nel suo intervento ha posto l'accento su come sia necessario intervenire in tempi brevi su due debolezze che la Liguria ha, ma che sono comuni a tutto il territorio italiano: "Da una parte c'è una grande disorganizzazione nel proporre digitalmente l'offerta che metta insieme accoglienza ed esperienze. Dall'altro ciascuno in Liguria va da sé e la differenziazione in questo caso non è un punto di forza per il mercato, i singoli valori territoriali messi insieme rendono più forte una proposta". I dati da lui portati sono rilevanti: "Siamo al quinto posto dal punto di vista di visite turistiche in Italia rispetto ad altri paesi in Europa: possiamo fare molto meglio e di più. Le commissioni di Booking variano dal 13 al 20%, non possiamo permettere che l'online passi attraverso questi colossi". Ecco perché la strategia digitale è fondamentale e i tempi sono importanti. Secondo Berlangieri "bisogna accelerare, il fattore tempo fa la differenza e i 3 anni previsti per rivoluzionare questo settore devono essere accorciati".
"La destinazione Liguria sta vivendo un momento florido, nonostante guerra e pandemia. Se non acceleriamo in questa fase di crescita rischiamo di perdere un’opportunità"
Per questo motivo è importante partire dalla digitalizzazione della città e della regione. Le strategie sono comuni, con Genova si sperimentano esempi virtuosi che poi Regione Liguria vorrebbe applicare al resto dei comuni. Alcuni progetti sono già attivi, come il fascicolo del cittadino, un contenitore dove si possono trovare tutti i servizi per il cittadino: il suo rapporto con l'amministrazione cambia del tutto, vengono eliminate le pratiche cartacee allo sportello e le lunghe code. Oggi qualsiasi cittadino che ha rapporti con la città può accedere – anche i non residenti che a Genova hanno degli immobili ad esempio o chi di passaggio prende una multa qui. L'obbiettivo è farlo diventare a 360 gradi lo strumento per interagire con la città.
Il rapporto tra cittadino e città cambia anche grazie a piattaforme CRM (Citizen Relationship Management), che possono raccogliere tutte le richieste dei cittadini: si tratta di una sorta di piattaforma che consente di ripercorrere le richieste del cittadino e la sua storia e consente di prevenire le esigenze di un cittadino. L'esempio, anche questo già operativo, è SegnalaCi, strumento attraverso il quale si possono fare segnalazioni a municipi e al Comune di Genova di situazioni da risolvere.
Un altro progetto all'attivo è tutta la digitalizzazione degli archivi storici e culturali: il patrimonio va conservato e tramandato anche digitalmente e su questo aspetto ci si sta concentrando in sinergia con tutti gli enti cittadini che hanno aderito e sostenuto le iniziative in corso. E con la pandemia è nato lo spunto di voler lavorare di più sull'accoglienza turistica digitale, che si compone in tre fasi. La prima è quella di raggiungere tutti i potenziali turisti nel mondo con realtà aumentata e virtual tour sul portale di Visitgenoa.it, attraverso il quale vengono stimolati a visitare la città. La seconda fase è il benvenuto in città e si vuole creare una app che accolga il visitatore che faccia da guida con mappe integrate e avatar virtuali in realtà aumentata che diano informazioni ai visitatori come delle vere e proprie guide turistiche e indichino i negozi di souvenir e i ristoranti. La terza fase, invece, si compone nel 'non abbandonare il turista' che deve diventare il promotore della visita: se pubblicizza la città tra i suoi contatti, potrebbe essere premiato con un gadget o un Nft o una notte gratis in hotel per il soggiorno successivo.
Tutto questo lo si può fare con un trasporto pubblico che funzioni. Anche per questo motivo è allo studio un unico portale dove acquistare i biglietti per un tragitto, indipendentemente dal mezzo, che abbia un 'travel planner' in grado di consigliare mezzi sharing, mostrandone la disponibilità e calcolando viabilità alternative e tragitti più veloci.
Ma il territorio, come insegnano le immagini della frana di Ischia, deve essere sicuro. Anche per questo motivo è necessario uno smart monitoring: il Comune di Genova attraverso un accordo con Esa, una tecnologia satellitare che ha raggiunto il livello di precisione di un drone a qualche decina di metri di altezza e che ha cercato di proporre una conoscenza più perfetta possibile del territorio per ipotizzare degli scenari di rischio e strutturando procedure per intervenire in caso di emergenza, elaborando ad esempio le vie di fuga in caso di allerta meteo. La Genova e la Liguria del futuro, attraverso le infrastrutture tecnologiche, sono in costruzione e i 50 progetti consentiranno alla regione non solo di essere al passo coi tempi, ma di svilupparsi in tutti i settori.
Prossimo appuntamento il 12 dicembre ai Magazzini del Cotone di Genova con l'evento conclusivo, intitolato "La Strategia Digitale: 50 progetti per innovare la Liguria".
(Foto di Ugo Galassi da Visitgenoa.it)
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