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L'assessore alle Manutenzioni di Tursi Mauro Avvenente: "Al momento nessuna risposta dal proprietario. Sono stati ipotizzati interventi per un valore di un milione di euro"
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di Andrea Popolano

GENOVA - La piena messa in sicurezza della frana di via Trensasco a Genova bloccata da un cittadino lettone di cui si sono perse le tracce. A spiegarlo in consiglio comunale a Genova è l'assessore alle Manutenzioni di Palazzo Tursi Mauro Avvenente in risposta a un'interrogazione dei consiglieri Paolo Aimè di Forza Italia e Alessio Bevilacqua della Lega.

La frana si è verificata ormai quasi 15 mesi fa: era il 26 settembre 2021. "La situazione di via Trensasco, chiusa a causa del dissesto di un muro di sostegno di valle, per uno sviluppo di circa 30 metri, è molto complessa - spiega Avvenente -. Infatti, nonostante la strada sia stata riaperta e messa in sicurezza con il ripristino della viabilità in entrambi i sensi di marcia, grazie alla realizzazione di palificazioni e di un cordolo costati circa 80mila euro, permangono forti criticità a monte della strada".

La questione della strada era finita anche al centro dell'attenzione durante la tappa del Giro d'Italia con arrivo a Genova con uno striscione esposto da una delle famiglie in ostaggio dalla frana (Leggi qui). Il problema che blocca la realizzazione completa dei lavori di messa in sicurezza della frana è la proprietà della scarpata passata nel 2016 a un cittadino lettone che però non dà risposte. Di fatto è introvabile.

Il Comune di Genova ha provato a contattarlo ma senza successo fino a questo momento. "Sono state fatte delle ricerche, per cercare di coinvolgere questo soggetto nella messa in sicurezza della sua proprietà, e sviluppare quindi nei suoi confronti una ingiunzione ad intervenire, ma al momento dalla Lettonia nessuno ha risposto - precisa in consiglio Avvenente -. Come sapete, però, se la strada pubblica si ammalora nella parte a valle i lavori competono al Comune, ma se esistono delle proprietà private a monte, che franano sulla strada pubblica, l’intervento è in capo al soggetto proprietario. Dobbiamo trovare una soluzione al più presto, e sono disponibile ad altri sopralluoghi e incontri. Sono stati ipotizzati interventi per un valore di un milione di euro e dovremo trovare le risorse nel bilancio”. 

Il tratto di strada è stato riaperto a novembre di quest'anno con la ripresa del servizio del bus Amt della linea 820 che ha ripreso regolare servizio dopo l'interruzione (Leggi qui).