GENOVA -Alle 6,30 del 28 dicembre del 1943 al poligono di tiro di Reggio Emilia vennero condannati a morte e fucilati dai fascisti i sette fratelli Cervi. Per sfregio e vigliaccheria papà "Cide" Cervi ancora in prigione non fu nemmeno informato dell'esecuzione dei figli Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio, Ettore.
Tornato a casa e saputo dalla moglie Genoeffa dell'uccisione dei figli, stravolto dalla ferocia vigliacca dei fascisti disse: "Dopo un raccolto ne viene un altro, bisogna andare avanti".
Domani, mercoledì 28 dicembre alle 17,30 al Circolo Sertoli, in via Sertoli 11b/9 , a Molassana, verrà ricordato l'eccidio dei fratelli Cervi, a cui Genova ha dedicato una via sempre in Valbisagno, sulle alture popolari di Quezzi.
La commemorazione dei fratelli Cervi è nata da un una idea di Giordano Bruschi, il partigiano "Giotto", un progetto di iniziative in ricordo delle stragi fasciste del gennaio 1945: l'assassinio di Don Bobbio il 3 gennaio, la strage di Forte S.Martino il 14 gennaio, la strage del "panino e della mela" il 14 e 15 gennaio, l' assassinio di Felice Cascione il 27 gennaio.
Domani Giordano e Pietro Adani, Irene Cerboncini e Chicco Sciaccaluga canteranno canzoni partigiane mentre Mauro Pirovano leggerà "Fratelli Cervi" di Piero Calamandrei, giurista, scrittore, politico e uno dei padri della Costituzione.
Sono invitate a partecipare Associazioni, scuole e istituzioni.
IL COMMENTO
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