GENOVA - "Per il primo anno, quest'anno, i residenti non sono in calo. Erano 564mila a fine dicembre 2021 e sono 564mila a fine novembre" così il sindaco di Genova Marco Bucci in risposta alle obiezioni della minoranza durante il consiglio comunale fiume che ha portato all'approvazione del bilancio provvisorio per gli anni 2023-2025 (leggi qui).
"Se poi contiamo quelli che sono insistenti sul territorio (i non residenti che abitano a Genova ndr) i numeri volano: siamo sui 650mila oggi, quindi dire che i residenti calano è falso" ha spiegato il primo cittadino. Il Comune da tempo ha infatti avviato un calcolo di abitanti legato alla misurazione attraverso le celle telefoniche "che permette di avere il ritorno delle persone che effettivamente sono abitanti della città, anche non essendo registrati come residenti all’anagrafe".
Un dato in pareggio per quanto riguarda i residenti ufficiali. L'ultima volta che i dati Istat segnarono un numero non in perdita era il 2013 quando i residenti ufficiali passarono dai 582mila di fine 2012 ai 596mila del 31 dicembre 2013 con un aumento di oltre 14mila unità. Da quel momento in poi un calo continuo di anno in anno. I dati Istat mostrano che anche negli anni dal 2006 al 2013 ci fu un costante calo con la popolazione residente a Genova che passò dai 615mila del 31 dicembre 2006 ai 596mila del 2013. E lo stesso trend si registrò anche prima con qualche eccezione di anno in anno. Nella Città metropolitana di Genova, i dati Istat contano oltre 71,5mila stranieri concentrati per lo più nel capoluogo. Nel 2011 erano 58mila.
Nel 2001 la popolazione genovese era di 609.399 unità, nel 2002: 604.732, nel 2003: 601.338, nel 2004: 605.084, nel 2005: 620.316, nel 2006: 615.686, nel 2007: 610.887, nel 2008: 611.171, nel 2009: 609.746, nel 2010: 607.906, nel 2011: 584.644, nel 2012: 582.320, nel 2013: 596.958, nel 2014: 592.507, nel 2015: 586.655, nel 2016: 583.601, nel 2017: 580.097, nel 2018: 569.184, nel 2019: 565.752, nel 2020: 566.410.
Il primo cittadino ha parlato anche di lavoro. "Escludendo i dipendenti pubblici e della sanità siamo a 209mila posti di lavoro a Genova, di fatto 30mila posti di lavoro in più rispetto a quando siamo arrivati - precisa Bucci che infine volge lo sguardo al concetto di 'città giusta' -. Citta giusta vuol dire permettere a tutti una partenza uguale con uguali opportunità. Poi sarà il merito a fare la differenza all'arrivo". Da poche settimane a Genova è nato un centro studi dell’ufficio statistica del Comune che ha come obiettivi quello di studiare i fenomeni sociali, ambientali, economici e finanziari di interesse cittadino.
IL COMMENTO
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