LIGURIA - La Regione Liguria ha chiesto al Dipartimento nazionale della Protezione Civile di potere realizzare 39 interventi strutturali per un valore di 13,3 milioni per superare l'emergenza maltempo del 2021.
Il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario di Protezione civile Giovanni Toti, spiega una nota, ha firmato il decreto di proposta al Dipartimento nazionale per la realizzazione di 39 interventi strutturali tra il genovese e il savonese per complessivi 13.391.267,40 milioni di euro per superare definitivamente l'emergenza maltempo del 2021. Una parte delle risorse, per 2,9 milioni di euro, servirà anche per completare la copertura economica delle prime emergenze e somme urgenze.
La firma del decreto da parte del presidente Toti segue la condivisione con i Comuni, la Provincia di Savona e la Città Metropolitana di Genova: ieri sera nella sede di Anci Liguria l'assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone ha illustrato ai sindaci il pacchetto di interventi, secondo le priorità individuate dalle amministrazioni locali, che hanno manifestato soddisfazione per il lavoro svolto. In questo modo, vengono finanziate le priorità (fino alle prime quattro) segnalate da ciascun Comune, dalla Provincia di Savona o dalla Città Metropolitana, oltre ad alcuni interventi individuati direttamente dal Dipartimento nazionale. Non appena il Dipartimento darà il via libera alla proposta di decreto inviata dal governatore Toti, le risorse saranno erogate e potranno partire gli interventi, con l'obiettivo di terminare i lavori entro dicembre di quest'anno.
"Anche in questo caso - afferma il presidente Toti - da un'emergenza che ha colpito il nostro territorio siamo riusciti, grazie al dialogo continuo e costante con il Dipartimento Nazionale di Protezione civile e al confronto con le amministrazioni locali, ad ottenere una quota molto significativa di risorse, soprattutto per quegli interventi strutturali che sono indispensabili per superare l'emergenza e consentire alla popolazione il ritorno alle normali condizioni di vita". "I soggetti attuatori degli interventi - aggiunge Giampedrone - sono gli enti territoriali, con cui da tempo abbiamo adottato un metodo di lavoro improntato alla condivisione delle opere più importanti: questa è la strada maestra per individuare le priorità e ottenere fondi significativi". I privati e le attività economiche non rientrano in questo pacchetto di risorse.
IL COMMENTO
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