Attualità

Dal contrasto all'illegalità alla demonizzazione della categoria con l'obbligo di esporre i prezzi, ecco le richieste per il ministro Urso
1 minuto e 33 secondi di lettura
di Silvia Isola

GENOVA - Dopo le polemiche e lo sciopero di un giorno, le principali sigle sindacali in rappresentanza dei benzinai hanno incontrato il ministro Urso per portare le istanze del settore. "Abbiamo deciso di sospendere la protesta nel momento in cui il Governo ha deciso di coinvolgerci nel dialogo, dopo la misura diffamatoria del settore che obbligava e obbliga tutt'ora a esporre il prezzo medio del carburante, pena multe salate", spiega Fabio Bertagnini, presidente di Faib Confesercenti Liguria, a Primocanale. Un ulteriore lavoro da svolgere quotidianamente e che potrebbe essere arginato anche attraverso la tecnologia, come l'utilizzo di un qr-code che rimandi ad un portale online. 

"Al Ministro Urso abbiamo elencato le problematiche di questo settore: serve una riforma reale, senza demonizzazioni. Ci sono grosse forme di illegalità contrattuale, che abbiamo sempre fatto presente e che sono il vero male di questo settore" 

Il tema dei rincari non può essere imputabile a chi gestisce gli impianti. Il guadagno, su ogni litro, è veramente irrisorio, come dimostrato anche da un foglio esposto in molti distributori. "Ecco come vengono ripartiti 20 euro di carburante: allo Stato vanno €11,72, accise più IVA, alle compagnie petrolifere €7,90 tra materia prima, preparazione, trasporto e guadagno, mentre al gestore rimangono 38 centesimi lordi". 

E guardando al futuro sarà necessario che gli impianti di distribuzione cambino pelle, non soltanto nei termini di controlli contro chi opera nell'illegalità e di misure che facilitino la gestione: con la diffusione dell'elettrico, sarà quella un'altra grande trasformazione che bisognerà affrontare. Bertagnini si dice favorevole in quanto "l'elettrico ci permette intanto di ridurre l'inquinamento, atmosferico ma anche acustico, in città". 

"Il carburante serve a coprire le lunghe distanze, non i consumi all'interno di Genova o di altri comuni più piccoli. La nostra rete esisterebbe sempre così come la gestione dei distributori: siamo pronti al cambiamento, chiediamo soltanto di non incolpare la categoria dei prezzi"

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 24 Gennaio 2023

Serrata benzinai e audizioni con il governo, Cavo: "Il confronto prosegue"

In corso la serrata dei benzinai che terminerà alle 19 di giovedì 26 gennaio
Giovedì 26 Gennaio 2023

Sciopero dei benzinai revocato, distributori di nuovo aperti

Era stato indetto per protesta contro il decreto carburanti
Mercoledì 25 Gennaio 2023

Sciopero dei benzinai revocato, distributori aperti

Era stato indetto per protesta contro il decreto carburanti
Mercoledì 25 Gennaio 2023

Serrata benzinai, in Liguria adesione al 70%

Su 20 euro ai gestori restano 40 centesimi
Mercoledì 25 Gennaio 2023

Sciopero benzinai anche in Liguria: "Noi guadagniamo 3 centesimi lordi al litro, basta screditare categoria"

Rabbia e amarezza per i gestori di impianti che hanno deciso di chiudere i rifornimenti per due giorni: la serrata è dovuta dall'imposizione del Governo di esporre il prezzo medio, pena una sanzione di più di mille euro
Martedì 24 Gennaio 2023

Benzinai in sciopero anche in Liguria contro il "decreto prezzi"

La Prefettura di Genova ha reso noto l'elenco degli impianti di distribuzione che garantiscono l'apertura h24 e 7giorni su 7 sulla rete stradale urbana ed extraurbana
Lunedì 23 Gennaio 2023

Sciopero dei benzinai, ecco gli impianti che rimarranno aperti

La Prefettura di Genova ha reso noto l'elenco degli impianti di distribuzione che garantiscono l'apertura h24 e 7giorni su 7 sulla rete stradale urbana ed extraurbana