Attualità

Uno spazio dove poter attendere al riparo le chiamate per dare maggiore dignità ai lavoratori. In Italia strutture simili a questa per ora sono solo tre.
1 minuto e 40 secondi di lettura
di Emanuela Cavallo

LA SPEZIA - I riders trovano casa e, grazie ad un accordo tra Cgil, Cil e Uil ed il Comune della Spezia, potranno usufruire di un comodo riparo in cui riposarsi tra una chiamata e l'altra. Lo spazio è dotato di servizi igienici, stipetti per riporre i propri oggetti personali, prese per ricaricare i cellulari, un'area ristoro, un'officina di riparazione biciclette e della possibilità di deposito delle biciclette stesse. In Italia strutture simili a questa per ora sono solo tre.

“Un modello di lavoro di squadra virtuoso - dicono Luca Comiti, Cgil, Antonio Carro, Cisl e Marco Furletti, Uil -, che può essere replicato anche per altre vertenze. Siamo molto soddisfatti. Ma non ci fermiamo qui, andremo avanti con le trattative con le piattaforme di delivery per migliorare le condizioni di lavoro e contrattuali dei riders”. Le spese di allestimento dello spazio sono state coperte dai sindacati e la gestione dello stesso è affidata direttamente ai riders. Il comune ha messo a disposizione gratuitamente i locali dell'ex quarta circoscrizione nel quartiere di Mazzetta. Sono quattro le piattaforme di delivery presenti alla Spezia per cui lavorano una quarantina di riders spezzini: Just Eat, Glovo, Deliveroo, Uber.

“La situazione dei rider è sotto gli occhi di tutti: sempre in mezzo a una strada con una bici vicino o il motorino, sotto il sole, sotto la pioggia, in attesa di una chiamata per la consegna, senza alcuna differenza fra giorno festivo e feriale, orario diurno e notturno -. Commenta il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - Una situazione che già era allarmante prima, ma che dopo la pandemia è peggiorata ulteriormente. La Spezia oggi fa da esempio prendendosi a cuore i 'nuovi' lavoratori, le nuove professionalità, come quella dei rider, che purtroppo non godono dei 'vecchi' diritti a seguito di un cambiamento repentino della società. Da oggi avranno a disposizione una struttura: un piccolo ma fondamentale passo in avanti in un contesto di precarietà, mancanza di tutele e diritti che mi auguro venga presto normato per ripristinare la dignità di questi nuovi lavoratori.