GENOVA - Gli edili tornano in piazza a Genova domani mercoledì 5 aprile contro il taglio del Superbonus. "I nostri crediti chi li disincaglia?" è la domanda dell'imprenditore edile Nico Messina, uno degli organizzatori della manifestazione che, a differenza dell'ultima, "bloccherà la città".
Si scusano in anticipo i lavoratori del mondo edile che prospettano una giornata di caos in città, ma "è l'unico modo che abbiamo per farci sentire, siamo costretti". La categoria chiede al Governo di sbloccare i crediti per i bonus fiscali per l'edilizia e un concreto intervento per evitare il fallimento di migliaia di piccole e medie aziende attive nel settore e non solo. "Chi vuol venire in strada è il benvenuto", racconta Messina. Ogni cittadino potrà partecipare, soprattutto i condomini: "Anche voi siete incastrati in questa situazione".
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Ben tre cortei, due che partiranno dal ponente genovese e uno dal levante, bloccheranno le strade (anche la sopraelevata) a partire dalle 7.30 fino a ricongiungersi in un grande serpentone che a De Ferrari si sposterà a terra, con un corteo a piedi che dalla piazza centrale arriverà fino sotto alla Prefettura dove ci sarà un presidio fino almeno alle 15.
Il primo corteo partirà da via Merano, all'altezza della Coop, e da Cornigliano raggiungerà prima Sampierdarena passando per via Cantore fino ad arrivare in via Gramsci, dove poi continuerà per corso Aurelio Saffi fino a ricongiungersi con gli altri cortei.
Il secondo inizierà invece da lungomare Canepa, sempre alle 7,30, e passerà sulla sopraelevata fino ad arrivare alla rotonda della Fiera del Mare, dove ance lui si unirà agli altri mezzi.
Il terzo e ultimo corteo avrà partenza in corso Europa, all'altezza della farmacia Ribaldone, e passerà per viale Brigate Partigiane.
Alla protesta, che già la prima volta aveva radunato oltre 2000 persone e più di 500 mezzi edili, Messina si aspetta ancora più partecipazione: "Verranno sicuramente molte persone da Torino, perchè il nostro gruppo si sta espandendo in tutta Italia. La manifestazione sarà contemporaneamente anche a Palermo, mentre a Napoli e a Roma organizzeremo più avanti".
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Non è bastato l'emendamento deciso dopo i primi scioperi che proroga il superbonus 110% per le villette da marzo a giugno 2023. I lavoratori vogliono che sia concesso alla banche di compensare i crediti degli importi pagabili con l'F24 della clientela, la limitazione dello sconto massimo applicabile e la riapertura dell'acquisizione dei crediti fiscali.
Il consiglio è quello di non mettersi in strada con mezzi privati ma di scegliere, dove possibile, i mezzi pubblici. "Andremo avanti a oltranza", conclude Messina, "finchè qualcuno non farà qualcosa".
"La pesante situazione economica che si è venuta a creare a seguito del blocco del mercato della cessione dei crediti fiscali, con conseguente crisi sistemica del territorio e persistente carenza di liquidità nelle imprese edili, costringono ancora una volta le imprese del settore a manifestare questa loro difficoltà il prossimo 5 aprile". Così Ascomed - Associazione Commercianti Materiale Edile e da Costruzione- e Federcolori, aderenti ad Ascom Confcommercio Genova, esprimono la propria solidarietà e partecipazione a tutto il settore auspicando al più presto una soluzione normativa che consenta alle aziende di proseguire la propria attività.
IL COMMENTO
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