GENOVA - Originale da sempre e tuttora impegnato nel rilancio dello storico santuario dei genovesi, il rettore della Guardia, monsignor Marco Granara, si è reso protagonista di una novità legata alla cerimonia pre pasquale della lavanda dei piedi.
Rinunciando alla metodologia classica a causa di vari aspetti - "tra questi anche gli anni che avanzano e la mia difficoltà a chinarmi" - il sacerdote ha ribaltato il rito lasciando inalterata la potenza del significato: "Ho convocato alla Guardia 12 figure simbolo del territorio, tutte impegnate nel servizio per la comunità. A ciascuno ho consegnato un grembiule e un sasso del monte Figogna. Ora, più che mai, ciascuno di loro ha il compito, non solo simbolico, di servire il prossimo" spiega Granara.
Se lo scorso anno era toccato al primo cittadino di Campomorone, Giancarlo Campora, già impegnato nel rilancio della struttura di fede, la notizia curiosa del 2023 riguarda la presenza nella nuova rosa dei 12 dell'attuale sindaco di Ceranesi, ossia, l' ex comunista Claudio Montaldo attualmente alla guida di una lista civica.
Dalla sinistra radicale alla cerimonia sostitutiva della lavanda dei piedi? Il sindaco sorride e a primocanale.it commenta così il suo impegno: "Non è questione politica, contano le persone e gli obiettivi. Don Marco è figura straordinaria come l'attuale Papa, i nostri paesi hanno bisogno di gente del genere. Passano gli anni, non la brillantezza di Marco Granara. Sono stato onorato che mi abbia coinvolto, l'auspicio è di una proficua collaborazione anche per l'imminente Giubileo".
IL COMMENTO
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