GENOVA - Dopo la bufera nei giorni scorsi che è scoppiata a seguito della fuga dal circo del lama, il cui video a passeggio in Corso Italia è presto diventato virare, gli animalisti a Primocanale fanno sentire la propria voce, respingendo al mittente le accuse del Circo Madagascar che aveva accusato alcuni attivisti di essere entrati e aver tentato di liberare zebre, lama, pony, cavalli. Fabio Dolia, che come presidente di Animalisti Genovesi ha collaborato all'organizzazione del presidio in piazza Rossetti: "Con Gaia Animali e Ambiente e Lav siamo assolutamente tutti convinti che nessuno che si possa definire animalista metterebbe così a rischio la vita di uno o più animali, facendoli fuggire e in mezzo al traffico nel pieno di una città".
"Non vorrei fare lo stesso errore che evidentemente stanno facendo i circensi, accusando altre persone senza conoscere i fatti, ma diciamo che è molto più probabile che si possa trattare di una omessa custodia o di un problema di gestione degli animali, a cui vorrebbero trovare una giustificazione"
Fuga lama dal circo: circensi accusano animalisti ma non li denunciano - L'INTERVISTA
E a riprova delle loro parole potrebbe anche essere la mancata denuncia da parte del circo nei confronti dei presunti animalisti che avrebbero intenzionalmente liberato l'animale. Del resto, purtroppo i fatti di cronaca dimostrano che spesso capitano episodi analoghi: "Solo quest'anno sono scappati due dromedari, uno Agrigento, uno a Venezia. A Roma l'anno scorso sono scappati due elefanti ed una tigre", ricorda Dolia.
"Noi chiediamo gli animali liberi, intendiamo assolutamente che nessun animale debba essere più catturato, sfruttato, fatto nascere apposta per esibirsi. Ma sappiamo benissimo che animali che sono nati e cresciuti in cattività non possono essere liberati e non possano più avere una vita in natura: animali nati in una gabbia vivranno tutta la loro vita in una gabbia"
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L'opinione pubblica condivide sempre più il pensiero degli animalisti di abolire i serragli, apprezzando di più "il tendone" con acrobati, pagliacci e mangiafuoco, rispetto a quello con gli animali. Ma non per tutti è così, come mostra la lunga fila fotografata dal nostro Michele Varì nei giorni successivi all'episodio del lama in Corso Italia.
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IL COMMENTO
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