GENOVA - Senza troppi problemi buttano giù i cassonetti e fanno banchetto di quello che c'è al loro interno. Quasi ogni mattina una famigliola di cinghiali scorrazza lungo le alture di San Fruttuoso. Tra via Imperiale e via Donaver per chi esce presto la mattina vedere i cassonetti cappottati e in mezzo alla strada è diventata un'abitudine. Autobus e macchine fanno lo slalom tra i cassonetti (e tra gli ungulati), c'è chi porta il cane, chi esce per andare a scuola o al lavoro e si trova all'improvviso davanti i cinghiali. Ormai una normalità.
La famigliola composta da due cinghiali adulti e otto cuccioli fa la sua colazione. Un problema che riguarda diverse aree delle alture di Genova ormai da tempo. "Martedì prossimo ci sarà un incontro con Amiu per trovare delle soluzioni puntuali al problema - spiega il presidente del Municipio Bassa Val Bisagno Angelo Guidi -. Voglio ribadire però che il problema non sono i cassonetti ma i cinghiali in città". Si cerca dunque una soluzione per limitare la loro presenza.
Anche i residenti della zona manifestano il loro disagio per la situazione. "Ogni mattina è così con tutto per terra. Quando ci sono i cuccioli poi c'è anche un po' di timore perché gli adulti potrebbero caricare per difenderli, è un istinto naturale" spiega una residente che porta a spasso il cane. L'idea di posizionare dei cassonetti da ancorare per terra è una delle possibili soluzioni giù usate il altre zone delle alture cittadine.
Nel letto del torrente Bisagno sono ormai di casa da anni. C'è anche chi si ferma incuriosito a guardarli e c'è anche chi, non sapendo del divieto, gli dà da mangiare lanciandogli pezzi di pane e focaccia con sanzioni che possono arrivare anche a 500 euro per chi viene colto sul fatto.
IL COMMENTO
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