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di redazione

GENOVA - "In quei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi ha portato tanta luce di passione e amore, ha insegnato a non giudicare e condannare ma a capire e cercare fino in fondo perché sono figli e vittime di questo mondo". Ci sono anche le parole di Fabrizio De Andrè nel messaggio che il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, ha mandato in occasione della messa in ricordo dei 10 anni della scomparsa di Don Andrea Gallo a Genova.

"Era sempre alla ricerca di una nuova convivenza che rimettesse al centro la persona e difendesse i fratelli più piccoli di Gesù - ha ricordato Zuppi - e la sua San Benedetto era una casa accogliente dove il forestiero trovava una rete solidale e una sinergia con tutti perché l'interesse coinvolge tutti e sconfigge l'indifferenza. Lo fate ancora, senza retorica, consapevoli che la memoria ci spinge a scegliere oggi di continuare la direzione ostinata e contraria all'individualismo e al disinteresse, all'indifferenza e ad un cristianesimo tiepido e borghese. Ha sempre richiamato Genova, cristiani e non, ad essere comunità umana, una città più giusta, nel centro storico come nelle periferie vecchie e nuove".

Zuppi, infine, ha parlato della "fantasia del bene, con la quale lo ricordò il cardinale Bagnasco, in occasione dei suoi funerali. "E la fantasia del bene parla sempre di quel signore Gesù che ha amato e che lo ha spinto a farsi pellegrino di solidarietà e condivisione. Ancora è fiorito il suo sentiero - ha concluso Zuppi - e il suo ricordo ci spinge a cercare, nell'umanità scartata, quel cielo dove in pieno giorno risplendono le stelle. La sua luce ci rallegra e ci aiuta a credere come la luce di Dio".