GENOVA - L'autobus su prenotazione arriva anche a Bogliasco, Pieve Ligure, Rezzoaglio e Serra Riccò: dal 12 giugno il servizio "Chiama il bus" di Amt si estende portando a 14 il totale dei mezzi a chiamata sul territorio. Fino al 31 dicembre il servizio sarà gratuito e potrà esssere prenotato anche da un singolo utente con un preavviso che va dalla mezz'ora all'ora a seconda della distanza: "È un servizio a chiamata, taylor made (su misura ndr), che risponderà alle esigenze dei cittadini che prenoteranno il loro viaggio - spiega Ilaria Gavuglio, presidente Amt -. Sarà possibile prenotare tramite numero fisso (800 499 999) ed è in via di sviluppo un'app, oppure presso i capilinea". Le destinazioni già servite da "Chiama il bus" sono invece Recco, Casarza Ligure, Cogorno, Val Graveglia, Valbrevenna e Borzonasca.
Nel dettaglio, i nuovi servizi a chiamata di prossima attivazione consentiranno di raggiungere le seguenti frazioni:
Bargagli: La Presa, Preli, Viganego, Terrusso, Cisiano, Boasi, Sottocolle, Ferriere.
Bogliasco: Sessarego, S. Bernardo.
Davagna: Capenardo, Marsiglia, Paravagna, Calvari.
Pieve Ligure: Pieve Alta.
Rezzoaglio: Rezzoaglio Basso, Alpepiana, Vico Mezzano, Vico Soprano, Esola, Ertola, Casaleggio, Brignole, Costafigara, Mileto, Garba, Scabbiamara, Cabanne, Parazzuolo, Grupparolo, Priosa, Brugnoni, Calzagatta, Ascona, Noci.
Serra Riccò: Serra, San Cipriano, Via Caffaro, Valleregia, Orero, Prelo.
Il servizio sarà attivo dalle 6 alle 20 dal lunedì al sabato, festivi esclusi ad eccezione di Bogliasco e Pieve Ligure che proprio nei festivi attiveranno un servizio congiunto sempre dalle 6 alle 20. Il call center invece si potrà contattare dalle 8 alle 19
"Chiama il bus" può rappresentare una soluzione sostenibile anche per gli spostamenti dei turisti: "Può collegare delle piccole frazioni che spesso sono meta dei nostri tanti turisti oltre alla comodità del servizio che è innovativo e andrà sempre più ampliato del tempo - dichiara Augusto Sartori, assessore al Turismo e ai Trasporti di Regione Liguria -. In passato molti bus viaggiavano vuoti, in questo modo non solo si rende un servizio alla comunità e si evita lo spopolamento delle nostre belle frazioni ma ha anche una funzione sostenibile".
"Dopo la sperimentazione attuata negli ultimi anni, al fine di trovare una soluzione ottimale per il Tpl in zone dell’entroterra dove l’utenza era in forte decrescita, oggi iniziamo a vedere i buoni risultati ottenuti grazie alle scelte politiche attuate già dal primo mandato dell’Amministrazione metropolitana di Marco Bucci, che ha convintamente perseguito l’obbiettivo di evitare lo spopolamento delle aree interne, fornendo comunque un servizio di trasporto collettivo di alta qualità ed evitando contestualmente sprechi di denaro pubblico ed aggravi per il contribuente - dichiara Claudio Garbarino, consigliere delegato ai Trasporti della Città Metropolitana di Genova - Anche le nuove linee che oggi stiamo presentando sono un servizio sperimentale, proprio perché occorreranno attente valutazioni sulla reale domanda che, ricordiamo, incide su aree molto diverse tra loro, sia per la morfologia territoriale sia per la distribuzione non omogenea della popolazione del territorio interno metropolitano. Personalmente, pur lodando la soluzione Chiama il bus, ritengo comunque che debbano attuarsi ulteriori azioni per incentivare il ripopolamento dell’entroterra, come ad esempio sgravi fiscali e piani di sviluppo mirati come avviene in alcune parti del mondo e questi sono obbiettivi che come amministratori del territorio dobbiamo riuscire a raggiungere".
IL COMMENTO
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