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Il servizio sostitutivo di Amt soddisfa la maggior parte dei cittadini. Preoccupa però il traffico delle ore di punta, che rallenta i tempi di percorrenza e peggiora l'efficacia del servizio
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di Riccardo Olivieri

GENOVA - Primo giorno senza la metropolitana per i genovesi, che si sono quindi riversati sulle navette messe a disposizione da Amt per coprire la tratta. Qualcuno si è già ricreduto, "pensavo peggio, anzi male, però va benissimo" racconta una passeggera, "pensavo di arrivare molto più tardi invece ci ha messo praticamente come la metropolitana" le fa eco una ragazza.

Dalla fermata Jori 3 a Certosa a De Ferrari il viaggio dovrebbe durare circa 20 minuti ma non è stato così per tutti, "abbiamo fatto Brin-De Ferrari in mezz'ora perché c'è stato qualche intoppo" racconta un'altra ragazza, ma soprattutto ad avere un'amara sorpresa sono stati coloro che sono saliti a bordo dell'autobus pensando che si trattasse di un normale mezzo di linea: "Ci sono ancora tanti genovesi che non sanno di essere su una navetta sostitutiva e se ne accorgono quando non possono scendere, rimangono 'intrappolati a bordo'. Piano piano impareranno" spiega un'utente.

La linea NSM (navetta sostitutiva metro) infatti non fa tutte le fermate ma segue il percorso della metropolitana ad eccezione delle fermate di San Giorgio e Sarzano e con l'aggiunta di piazza Pallavicini (capolinea a ponente) e piazza Montano.

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I passeggeri nel complesso si sono detti soddisfatti della frequenza anche nelle ore non di punta, tranne una ragazza che ci ha raccontato di aver "dovuto aspettare un quarto d'ora e non lo avevo appena perso, quindi era un po' in ritardo. Probabilmente c'era traffico perché a Certosa è sempre congestionato, oggi ancora di più perché la metro è chiusa". E proprio il traffico preoccupa l'utenza: in tanti hanno sottolineato di essersi trovati bene anche grazie alle strade libere (le interviste sono state fatte tra le 9:45 e le 10:30 ndr) ma preoccupa la velocità di percorrenza nelle ore di punta, anche perché laddove ci sono corsie dedicate agli autobus sono proprio gli altri pullman a rischiare di fare da "tappo" alla navetta. "In queste fasce orarie va bene ma mi auguro che per settembre sia veramente tutto a posto perché con l'inizio delle scuole potrebbe diventare un problema" racconta una passeggera in riferimento alla data di conclusione dei lavori fissata per il 3 settembre, anche se l'assessore alla Mobilità Integrata Matteo Campora ha dichiarato che potrebbero essere finiti con due settimane d'anticipo il 18 agosto, ipotesi confermata questa mattina dal direttore generale di Amt Stefano Pesci ai microfoni di Primocanale.

Per la maggior parte dei genovesi il servizio sembra quindi essere "promosso" ma sono soprattutto gli abitanti di Certosa ad avere già "nostalgia" della metropolitana, tra chi dice che "la metro manca tanto e speriamo che facciano i lavori in fretta" e chi confessa che "per noi è molto difficile da accettare perché due mesi sono tanti e noi a Certosa diventiamo veramente isolati, se non abbiamo la metro non abbiamo più motivo di esistere lì. Ma ce ne sono successe tante dal Morandi in poi, siamo abituati a resistere".

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