GENOVA -C'è stata un'epoca alla fine degli anni '50 un cui una piccola frazione dell'entroterra di Genova, in alta Val Fontanabuona, era al centro del mondo e sulla prima pagina della Domenica del Corriere perché impersonificava il sogno di tutti, il sogno americano dello zio americano di cui si sconosce l'esistenza e che appare all'improvviso con un lasciato che permette di cambiare vita. Si tratta di San Marco D'Urri, un pugno di casa razione di Neirone, in Valfonanabuona.
A rendere vero che sogno fu Leopoldo "Peter" Saturno, emigrato negli Usa grazie agli aiuti di tutti gli abitanti di San Marco e che alla sua morte ha lasciato in eredità ai suoi paesani di circa 210 milioni di allora. Ognuno dei 284 abitanti del villaggio, grazie ai due figli Peter, Joseph e Victor Saturno, ricevette 750.000 lire. Una cifra che in un'Italia con alle spalle la Guerra e la fame, era molto importante. Basti dire che lo stipendio di allora di aggirava attorno alle 50.000 lire. Stupiva molti ricevettero quella cifra non perché familiari o amici del benefattore, ma solo compaesani. Insomma la storia dello zio di America di tutti gli abitanti di San Marco fece breccia nel cuore di tutti.
La storia di Leopoldo Saturno, nato nel 1858 e morto nel 1923, è da libro cuore: adottato dall'orfanotrofio Pammattone di Genova dalla famiglia Avanzino di San Marco. Il bambino cresce nel paese, allevato da tutti. A 20 anni parte per l'America dove, con impegno, fatica e intraprendenza, si trasforma da povero contadino a imprenditore.
Fino a diventare uno dei fondatori della Banca d’America. Diventa ricco, molto ricco, ma non dimentica le sue origini umili. Così nel suo testamento volle che parte dei suoi averi venissero lasciati agli abitanti di San Marco d'Urri, la sua famiglia allargata.
Una bella favola che sarà ricordata sabato 29 luglio: alle 15 nella sede della Pro Loco-Circolo La Valle, nella chiesa parrocchiale, ci sarà una messa in memoria di Leopoldo "Peter" Saturno con deposizione di corone davanti al busto dedicato al benefattore.
Due ore dopo, alle 17, al circolo Acli, in località Lezzaruole, concerto e danze in costumi storici del gruppo folcloristico Città di Genova con interventi delle autorità. La giornata finirà con rinfresco delle specialità gastronomiche e vini offerti a tutti i partecipanti.
IL COMMENTO
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