MIGNANEGO (GENOVA) - È stato un sopralluogo lungo e approfondito quello che si è tenuto all'interno dell'Istituto comprensivo Benedetto Croce di Mignanego, dopo l'incendio divampato venerdì scorso (LEGGI QUI). Le risposte, da parte dei periti, saranno rese note nei prossimi giorni, in attesa di vagliare in modo specifico l'esito di quanto è emerso. Un dato però, sembra essere certo, ed è quello relativo al motivo scatenante, a confermarlo a Primocanale la sindaca Maria Grazia Grondona: "Quello che si è capito è che il corto circuito è partito dai pannelli solari che si trovavano sul terrazzo della scuola, sono divampate le fiamme, complici anche il caldo e il vento. Il fuoco ha poi consumato tutto il piano del tetto e la sua copertura". Sembra infatti confermata questa prima ipotesi. Sul tema infatti, sarà necessario fare chiarezza per comprendere la troppa facilità con cui i pannelli solari e fotovoltaici prendono fuoco. Quando li si installa, spiegano gli esperti, bisogna essere consapevoli che il rischio esiste.
Gli abitanti di Mignanego attendono novità anche sul fronte scolastico, in vista del ritorno tra i banchi, fissato per giovedì 14 settembre. "Siamo in attesa dell'esito del sopralluogo per poter dare qualche risposta in più, al momento però non vi è certezza - spiega la sindaca Grondona che annuncia anche l'intervento successivo degli ingegneri strutturali -. Noi però stiamo lavorando per poter ripartire dalla scuola Croce, perché i danni sono solo sulla copertura, all'ultimo piano". Nel frattempo è al vaglio degli uffici comunali e della presidenza del plesso il cosiddetto piano B: l'intenzione infatti è quella di rimanere nel comune di Mignanego, anche se si rendesse necessario il trasferimento in un'altra struttura. Il primo cittadino Grondona ribadisce un concetto, che ha tenuto a sottolineare da subito: non voglio dare false speranze o certezze, prima voglio essere sicura, ma l'obiettivo è quello di ripartire sul posto il prima possibile.
Per quanto riguarda l'incendio nato dai pannelli solari, scuola e Comune confermano che non vi erano state avvisaglie, definendo l'evento improvviso, inaspettato e imprevedibile. "Per noi la scuola è un punto di riferimento centrale della nostra amministrazione, il cuore vivo della nostra comunità è la scuola, stiamo lavorando alacremente grazie anche al rientro del personale del Comune. Teniamo in modo particolare a far rientrare i nostri ragazzi in classe il 14 settembre e il prima possibile daremo le risposte che le famiglie ci chiedono, quanto è accaduto è al centro della nostra amministrazione" chiosa la sindaca Maria Grazia Grondona.
IL COMMENTO
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