GENOVA - Togliere spazio ai mezzi privati a motore per restituirlo alle persone e in particolare alle famiglie, pedonalizzando piazza Bandiera e trasformandola, per qualche ora, in un’area dove trascorrere il proprio tempo libero partecipando a varie attività e laboratori all’insegna di mobilità sostenibile, arte e socialità.
Si è recuperata ieri "Park(ing) Day – Genova per tutti", la manifestazione promossa da alcune associazioni del territorio con il patrocinio del Comune di Genova, facente parte del programma ufficiale della Settimana europea della Mobilità Sostenibile (European Mobility Week, 16-22 settembre) e rinviata causa maltempo.
Per tutto il giorno, dalle 10.00 alle 18.00, piazza Bandiera pedonale è diventata un’area giochi a cielo aperto a misura di bambino, animata dai volontari di varie realtà cittadine – Fiab Genova, cooperativa sociale Il Laboratorio, tRiciclo – Bimbi a basso impatto, Genova Solving for All, cooperativa Il Rastrello, Ricrearti – impegnati nel coinvolgere grandi e piccoli, persone normodotate e con disabilità, in attività mirate a incentivare l’utilizzo della bicicletta negli spostamenti urbani, stimolando la creatività dei bimbi, promuovendo la cultura della pedonalizzazione e sensibilizzando la cittadinanza sulle particolari esigenze di mobilità delle persone disabili.
Dal “Ciclotappo” a “Quante biciclette stanno in un parcheggio?”, dalla realizzazione di ciclogadget alla scoperta delle cargo-bike, dal laboratorio di bike painting alla “Ricicletta” (scambio di bici tra bimbi per trovarne una della propria misura), piazza Bandiera è diventata per qualche ora un “forum” della ciclabilità dove si sono svolte anche altre iniziative di innovazione culturale e sociale quali “Immaginiamo una nuova piazza” – un laboratorio di disegno dove immaginare e proporre piazze e strade scolastiche a Genova – e “Ruote Libere”, il servizio di noleggio biciclette in grado di trasportare persone in carrozzina che coniuga sostenibilità e inclusione, gestito dalla cooperativa Il Rastrello in collaborazione con il Comune di Genova.
Una filosofia simile a “Ruote Libere” ha animato “Tutti diversi nella stessa direzione”, l’iniziativa promossa dall’associazione Genova Solving for All che ha messo a disposizione dei passanti una carrozzina con cui provare a muoversi per qualche minuto nel centro storico, per rendersi conto delle difficoltà provate dalle persone con disabilità costrette a muoversi tutti i giorni sulla sedia a rotelle.
"La bicicletta non è solo un mezzo di trasporto efficiente, ma un modo di vivere la propria quotidianità nel segno del rispetto dell’ambiente e dello stare in salute – dichiara l’assessore comunale alla mobilità integrata, trasporti e ambiente Matteo Campora – Educare e abituare i più piccoli all’uso della bici come hanno fatto oggi alcune associazioni cittadine in piazza Bandiera è un atto di generosità verso Genova, il pianeta e le generazioni future. Pedonalizzazioni, piazze e strade scolastiche sono un obiettivo della nostra Amministrazione, costantemente impegnata nel ricercare di un equilibrio tra le esigenze di tutti, pur nella consapevolezza che la mobilità privata a motore va disincentivata potenziando il trasporto pubblico e la rete di percorsi ciclabili, come abbiamo fatto ad esempio di recente con la pista ciclopedonale della Valbisagno. Genova può e deve diventare una città dove tutti possano muoversi liberamente, a partire dalle persone disabili che vanno supportate con tutti gli interventi e gli investimenti necessari a garantire loro spostamenti più facili, sicuri e il più possibile in autonomia".
"Genova, oltre a vantare grandi opere di ultima generazione come il Ponte San Giorgio, il Waterfront di Levante e prossimamente anche la nuova Diga Foranea, si caratterizza sempre più per un approccio alla pianificazione e all'intervento sugli spazi urbani che punta a mantenere bassi i costi e piccola la scala, a traguardare la rapidità di esecuzione e la reversibilità, a garantire l'accessibilità e la fruibilità degli spazi green e smart da parte di tutti – spiega l’assessore comunale all’urbanistica Mario Mascia – L'obiettivo è stimolare il senso di appartenenza del territorio alla comunità cittadina, a tutti e ad ognuno, non a tutti e a nessuno, perché proprio la mancanza o la presenza di questa percezione spesso e volentieri agevola l'incuria e il degrado o, viceversa, funge da stimolo alla cura e alla valorizzazione della città per renderla più piacevole, accogliente, sostenibile e sicura. Non è banale l'osservazione che a volte pittura, panchine, fioriere o separatori stradali sono elementi urbanistici che per quanto effimeri e portatili – conclude Mascia – sono sufficienti a ritagliare nel tessuto connettivo urbano spazi pedonali e ciclabili in modo rapido ed economico, a maggior ragione in una città policentrica come Genova".
IL COMMENTO
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