GENOVA - La voce dei centri antiviolenza e dei centri per gli uomini autori di violenza, i risultati del bando appena concluso per la prevenzione precoce della violenza di genere a scuola e dei laboratori scolastici sulle pari opportunità a teatro e nello sport, un innovativo convegno in programma il 29 novembre sulla violenza economica, la possibilità di imparare con istruttori esperti i rudimenti di alcune arti marziali e dell’autodifesa personale come strumenti per aumentare la propria autostima e la consapevolezza di sé.
È l’iniziativa ‘EnergicaMENTE’ che si è svolta oggi sotto i portici di Piazza De Ferrari organizzata da Regione Liguria contro la violenza di genere in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. In Liguria nel 2022 sono state 1.180 le richieste d'aiuto ai centri antiviolenza. Grazie a un finanziamento ministeriale da oltre 200mila euro, verranno aperti sul territorio quattro nuovi centri per uomini autori di violenza.
“Oggi è una giornata importante ma ogni giorno dobbiamo impegnarci, ognuno con la sua sensibilità e col suo modo di dare un contributo, contro la tragedia delle centinaia di vittime di femminicidi che avvengono ogni anno – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Credo sia una delle più grandi stragi italiane e dobbiamo interrogarci davvero sulle origini profonde di questo male. Bisogna lavorare contro le discriminazioni che pervadono la nostra società, dagli stipendi più bassi per le donne rispetto agli uomini a parità di mansioni, fino alla maggiore difficoltà per le donne di mettere insieme compiti che troppo spesso vengono relegati al solo universo femminile, come la cura delle famiglia rispetto al lavoro e alla carriera. Per questo stiamo lavorando a misure che diano un sostegno concreto alle famiglie a partire dagli asili nido gratuiti: è un modo per sostenere i genitori e aumentare l’occupazione. È una battaglia di civiltà per tutto il Paese. Se pensiamo che la possibilità di voto per le donne risale al 1946 e che fino a pochi decenni fa esisteva il delitto d’onore e la violenza sulle donne era un delitto contro la morale, molta strada è stata fatta ma – conclude - molta ancora ne resta da fare”.
“Non vogliamo che la lotta per l’eliminazione della violenza contro le donne si riduca a una sterile commemorazione ogni volta che si avvicina il 25 novembre o, ancor peggio, a una moda passeggera quando si verificano tragici fatti di cronaca, come il terribile femminicidio di Giulia di cui tutti siamo a conoscenza – commenta l’assessore alle Pari Opportunità di Regione Liguria Simona Ferro –. I numeri degli 11 centri antiviolenza liguri riportano 1180 primi accessi di donne nel 2022 e le previsioni per l’anno corrente, sulla base delle prime elaborazioni dei nostri uffici, non vanno nella direzione di una diminuzione dei casi. Attraverso l’analisi di questi dati e le misure già messe in campo e future vogliamo rendere sempre più strutturale e organica la lotta per l’eliminazione della violenza di genere, sensibilizzando gli uomini fin dai banchi di scuola sul tema dell’educazione sentimentale e affettiva e dando loro gli strumenti della cultura, del rispetto, della non violenza. In questo senso, grazie a un finanziamento ministeriale da oltre 200mila euro in Liguria nasceranno altri quattro nuovi centri per uomini autori di violenza, per prevenire, affrontare e superare i comportamenti violenti da parte della popolazione maschile”.
La prima parte di ‘EnergicaMENTE’ ha previsto i saluti delle istituzioni, dei centri antiviolenza e dei centri per uomini autori di violenza, oltre alla presentazione di alcuni tra i principali progetti portati avanti da Regione Liguria per le pari opportunità e contro la violenza di genere.
In particolare, l’assessore Ferro ha presentato i vincitori del bando da 30mila euro appena concluso per sostenere economicamente i centri antiviolenza che intendano avviare progetti di prevenzione precoce della violenza di genere nelle scuole, nelle palestre e negli impianti sportivi. Una misura con cui vengono estese le reti territoriali dei centri antiviolenza promuovendone il riconoscimento, da parte di ragazze e ragazzi, come un luogo sicuro a cui far riferimento in caso di necessità. I vincitori del bando sono il centro antiviolenza Artemisia Gentileschi (Albenga), il centro antiviolenza ISV (Imperia), il centro antiviolenza Irene (La Spezia), il centro antiviolenza Mascherona (Genova) e il centro per Non Subire Violenza (Genova). Questi centri opereranno all’interno di istituti comprensivi e istituti di istruzione secondaria e coinvolgeranno associazioni sportive.
Manuela Facco, del settore Pari Opportunità della Regione, ha illustrato i risultati dei laboratori di Regione Liguria dedicati agli studenti degli istituti superiori e promossi a teatro e nello sport. Le attività hanno coinvolto i ragazzi degli istituti ‘Gastaldi-Abba’ e ‘Marsano’, che hanno sviluppato i laboratori all’interno del Teatro Strappato di Arenzano e del PalaDonBosco di Genova. Contestualmente è stato presentato il convegno “Violenza economica: un’altra forma di violenza di genere” organizzato da Regione Liguria e in programma mercoledì 29 novembre al Galata Museo del Mare con la presenza di istituzioni, associazioni, centri antiviolenza ed esponenti del mondo del lavoro e della ricerca.
A partire dalle 15 si sono svolte le dimostrazioni e le prove gratuite in piazza delle discipline sportive di autodifesa, sotto la guida esperta di istruttori certificati e atleti. Coinvolte le palestre e le società sportive MGA Donna, Centro Polisportivo Vita, ASD Dinamic Gym e ASD Tegliese. Obiettivo delle dimostrazioni è stato promuovere lo sport non solo come un metodo efficace per sfuggire a un’aggressione, ma soprattutto come strumento per costruire una “mente energica” – in linea con il nome dell’iniziativa – e quindi per aumentare autostima, consapevolezza, proattività e integrità psicofisica: qualità che possono essere di grande aiuto per riconoscere i primi segnali di una violenza, non solo fisica ma anche verbale, psicologica o economica.
“Condividiamo lo spirito e l’obiettivo di questa iniziativa che mira a fornire alle donne un ulteriore strumento di autodeterminazione, prevenzione e contrasto alla violenza di genere, mettendole nella condizione di potersi difendere in situazioni complicate e improvvise come le aggressioni per strada – dichiara l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Genova Francesca Corso –. Un triste fenomeno che ancora esiste e che va affrontato andando ad affiancare, alla fondamentale e prioritaria cultura della prevenzione, mezzi che consentano alle donne di tutelarsi nel momento del bisogno. Per combattere e sconfiggere il tragico fenomeno della violenza sulle donne è indispensabile un impegno istituzionale, sociale e culturale su tutti i fronti, dotandole di una preparazione a 360 gradi per prevenire e contrastare, ancora di più e sempre meglio, qualsiasi forma di abuso, molestia e violenza fisica, verbale, psicologica ed economica. Una finalità che è alla base delle tante iniziative organizzate quest’anno dal tavolo istituito dal mio assessorato con Municipi, centri antiviolenza ed associazioni del territorio, grazie a un intenso lavoro di coordinamento volto a instillare, a livello sociale e familiare, la fondamentale cultura della prevenzione”.
IL COMMENTO
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