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Tre crisi che vedono coinvolti circa 1200 lavoratori per quanto riguarda ex Ilva e Ilva in amministrazione straordinaria, gli 800 di Piaggio Aero e i 2400 di Ansaldo Energia. Quasi 4500 posti di lavoro.
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di Andrea Popolano

LIGURIA - Ex Ilva, Ansaldo Energia e Piaggio Aero. Tre vertenze del mondo del lavoro che tengono in apprensione i lavoratori. L'ex Ilva vive l'incertezza di un consiglio di amministrazione che continua a rimandare una decisione sul rilancio della siderurgia. Piaggio Aero attende di conoscere chi prenderà in mano la gestione di un'azienda che ha 500 milioni di commesse ma che dopo 5 anni di amministrazione straordinaria ha necessità di rilancio. E poi c'è Ansaldo Energia che rischia di perdere il green tech e per il 2024 è fermo a zero commesse. Tre crisi che vedono coinvolti circa 1200 lavoratori per quanto riguarda ex Ilva e Ilva in amministrazione straordinaria, gli 800 di Piaggio Aero e i 2400 di Ansaldo Energia. Quasi 4500 posti di lavoro.

Il segretario generale della Fim Cisl Liguria Christian Venzano fa il quadro della situazione. "I continui rinvii del cda di Acciaierie d'Italia mettono a rischio una situazione che è già grave. Si tratta di un'azienda strategica ma senza investimenti sulle manutenzioni ordinarie e straordinarie è un problema. Siamo di fronte al minimo storico di produzione e anche la sicurezza come abbiamo visto è a rischio - spiega Venzano -. Mittal non vuole mettere nulla e i 680 milioni immessi non si capisce a cosa sono serviti. Sarebbero serviti a portare le quote di Invitalia al 60% ma poi così non è stato con ArcelorMittal che ha messo solo 70 milioni. ArcelorMittal deve dirci se vuole stare nella partita o no. Gli accordi segreti non vanno bene". Il 6 dicembre nuovo incontro tra i vertici di Acciaierie d'Italia (Leggi qui).

Altra partita che riguarda il mondo del lavoro della Liguria è quella di Piaggio Aero. I commissari stanno vagliando le offerte pervenute per l'acquisto dell'asset (Leggi qui). "Noi vogliamo la garanzia del mantenimento delle lavorazioni legate a manutenzione e produzione di velivoli e motori - precisa il segretario generale della Fim Cisl Liguria -. Dopo 5 anni in amministrazione è un'azienda che ha 500 milioni di commesse, quindi c'è grande mercato. Però per 5 anni non ci sono stati investimenti sui prodotti e sul personale. Essendo coperta dal golden power che per il 70% riguardano la Difesa. Come sindacati ci aspettiamo di essere convocati al ministero per poter dare il nostro parere sulle offerte. Per noi priorità sono gli investimenti. Non dimentichiamo che potrebbe creare posti di lavoro. C'è la parte dei droni e dei pattugliatori che sono rimasti fermi ma hanno un potenziale buon mercato".

L'altra vertenza è quella che riguarda Ansaldo Energia. In questo caso il problema è la mancanza di commesse per il prossimo anno e il paventato rischio di vedere la parte produttiva del green tech volare verso Trieste (Leggi qui). "Siamo riusciti ad arrivare alla ricapitalizzazione di 580 milioni ma non bastano a coprire i debiti - spiega Venzano -. Ci sono una serie di problemi irrisolti e la liquidità non è sufficiente. Ci aspettiamo che il governo intervenga su un'azienda strategica in ottica energetica in modo tale che si possa procedere alla conversione delle centrali a carbone. Nel breve periodo con gli investimenti si potrebbe convertirne 5 o 6. Questo permetterebbe di perseguire diversi obiettivi: il primo di rilanciare l'azienda, il secondo quello di avere un gruppo che si sostiene da solo e in terzo luogo di perseguire una conversione energetica prevista dalle normative". Intanto per il ramo di Ansaldo Nucleare la novità è il cambio dell'amministratore delegato con l'ingresso nel ruolo di Daniela Gentile. "Puntare sul nucleare? Sì, c'è un grande potenziale - spiega Venzano -. Il nuovo nucleare è considerato dall'Unione europea energia green e sappiamo che c'è una buona richiesta, in prospettiva siamo favorevoli a puntarci".