Le pillole odierne dell'Archivio storico di Primocanale riguardano due grandi genovesi.
Il primo è Paolo Emilio Taviani, uno dei personaggi in assoluto più importanti di tutto il Novecento. Politico, storico, economista, giornalista, profondo conoscitore di Cristoforo Colombo, fu membro della Consulta nazionale, dell'Assemblea Costituente e del Parlamento, tra i maggiori esponenti della Democrazia Cristiana e più volte ministro. Nonostante la lunga carriera romana rimase sempre legatissimo alla città che lo aveva visto nascere il 6 novembre 1912 dove insegnò a lungo presso la Facoltà di Economia dell'Università. Morì il 18 giugno 2001 in una clinica di Roma, ricoverato in seguito ad un ictus.
Il secondo è il prete dei deboli, degli indifesi, degli emarginati, degli ultimi: anche don Andrea Gallo – per tutti don Gallo, per molti semplicemente Andrea – ha segnato Genova nel secolo scorso uscendo di prepotenza dagli stretti confini della città. Un sacerdote scomodo, diviso tra la sua missione e l'impegno politico perché – come disse una volta - “solo la politica, quella vera, può lottare e vincere le ingiustizie”. E dove c'era un'ingiustizia, lui era sempre presente, in prima linea, senza risparmiare mai critiche né alla politica né alla stessa Chiesa. Fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto, la sua morte ha lasciato un vuoto che nessuno è mai più riuscito a riempire: un maestro di vita e per tanti un compagno di lotta. Dall'archivio storico il ricordo di Mario Paternostro quando se ne andò, il 22 maggio 2013.
IL COMMENTO
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