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Oggi nella sede degli industriali di Savona i commissari hanno incontrato i sindacati per fare il punto della situazione
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di Matteo Angeli

Tra rinvii e allungamenti dei tempi la vertenza Piaggio Aerospace continua. Oggi nella sede degli industriali di Savona i commissari hanno incontrato i sindacati per fare il punto della situazione dopo la decisione di prorogare di un mese i termini per le offerte vincolanti di cessione dell’azienda aeronautica.

"I Commissari - spiega Antonio Apa, coordinatore Uilm Liguria -  hanno spiegato che il loro compito è di trovare un acquirente che rilevi l’azienda rispettando i seguenti requisiti: prezzo, deposito cauzionale, piano industriale, garanzia occupazionale, per queste ragioni hanno fatto slittare la procedura per dare la possibilità ad alcuni di poter rientrare nella partita. Quindi la Uilm non è preoccupata di questo slittamento in quanto lo stesso va nella direzione di mettere in sicurezza Piaggio. I Commissari hanno messo in risalto una comparazione tra cosa rappresentava Piaggio prima dell’entrata in Amministrazione Straordinaria sia dal punto di vista industriale che finanziaria e l’attuale situazione contabile e produttiva in positivo. Infatti la stessa ha un volume di ordini che vanno oltre i 500 milioni di euro più altro lavoro che travalicherà il 24 fino al 2026. Rispetto a questo quadro ritengo che chi è intenzionato ad acquisire la società, la comprerà con un carico di lavoro robusto e rileverà una società senza debiti. Questa è la vera forza dell’azienda!
Quello che preoccupa la Uilm, invece è che allo stato, tutti quelli che si sono fatti avanti per comprare Piaggio si siano qualificati più come fondi che come operatori del settore e questo non rappresenta un elemento di garanzia. Intanto non posso non sottolineare la positività dimostrata dalla gestione commissariale che ha condotto bene l’azienda, nonostante le innumerevoli difficoltà".

Apa continua: "Qualora l’operazione di cessione non dovesse andare a buon fine, noi non staremo fermi e agiremo di conseguenza chiamando in causa l’Esecutivo inquanto lo stesso si adopri nei confronti di Leonardo. In alternativa si potrebbero individuare dei privati del settore accompagnati da CdP o Invitalia facendo entrare in campo anche la Regione come azionista quale utile garanzia di sviluppo e di rilancio di Piaggio. Questa potrebbero essere le due possibili opzioni per rendere fattiva e concreta la salvaguardia di Piaggio quale asset strategico del sistema paese. Nel confronto di domani con i lavoratori, vedremo di individuare un percorso di mobilitazione che renda concreto e fattibile la vicenda Piaggio".