IMPERIA - Un ex imprenditore imperiese, oggi disoccupato, ma all'epoca titolare di una quota minoritaria di una impresa edile, si è visto recapitare una cartella di circa 11,8 milioni dall'Agenzia delle Entrate - in quanto a Irpef, Irap e Iva non versati relativi al periodo tra il 2007 e il 2012 - e si è appellato alla legge "salva suicidi".
L'ingiunzione, secondo quanto anticipato dal quotidiano La Stampa, è stata notificata con tanto di bollettino postale. Il suo legale, l'avvocato Enrico Panero di Imperia fa sapere che procederà a una disanima della corretta "debenza" della somma richiesta e valuterà l'attivazione del procedimento di "esdebitazione".
"Una volta accertato che il mio assistito non si è mai comportato in maniera dolosa per la creazione del debito - afferma Panero - avendo rispettato fino quando ha potuto gli impegni, e trovandosi poi impigliato in comportamenti non congrui da parte della intera compagine societaria, si prepara un piano di rientro per potere aderire alla legge 'salva suicidi', che ha aumentato la chance di ripartire a chi non ce le fa".
Conclude il legale: "Il mio assistito metterà a disposizione le proprie risorse per creare una provvista necessaria a pagare la procedura e a dimostrare le proprie intenzione genuine".
IL COMMENTO
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