Attualità

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di Elisabetta Biancalani

LAVAGNA - La Liguria continua ad essere nella morsa dei cantieri sulle autostrade, da ponente a levante, per l'accumularsi di lavori dopo anni di incuria ed extraprofitti, derivanti dalle mancate spese per le manutenzioni. I pedaggi aumentano regolarmente come nulla fosse (LEGGI QUI), e soprattutto come se il servizio fosse degno di un aumento. A ben rifletterci, gli utenti pagano di più per che cosa? Per finanziare i lavori che i concessionari avrebbero dovuto fare in passato e che non hanno fatto, mettendosi così in tasca dividendi ben più altri che se avessero, invece, speso in manutenzioni. Una grande beffa. E quante volte gli utenti, transitando sulle autostrade, si domandano perchè si debba pagare per un non-servizio come questo.

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Di recente abbiamo percorso ad esempio il tratto di A12 tra Sestri Levante e Lavagna. Un caso magistrale: l'intera carreggiata direzione levante, attenzione, non una corsia ma l'intera carreggiata, è stata trasformata in un cantiere che parrebbe di lunghissima durata, visto che ci sono le impalcature in galleria, mezzo pesanti posteggiati, montagne di sabbia (o simil tale) e addirittura casette prefabbricate, non una ma più casette, che immaginiamo essere uffici, luoghi di riposo per gli operai, dove consumare magari i pasti. Insomma, tutto fa pensare che il cambio di carreggiata e il pericoloso incrocio tra auto e mezzi pesanti a distanza di pochi centimetri, non durerà poco. Il tutto sulla scenografia di monconi di barriere antirumore che non ci sono più, dal gennaio del 2020, perchè oggetto di un processo parallelo a quello sulla strage di ponte Morandi, che ipotizza che siano state installate in modo non sicuro. E sono ennesimi disagi per chi abita vicino all'autostrada.