GENOVA - Questa mattina, lunedì 31 gennaio, nella tensostruttura del tribunale di Genova riprende l'udienza preliminare del processo per il crollo di ponte Morandi, 43 vittime, che vede a giudizio 59 imputati. Sono previste almeno tre giornate di udienza a partire da oggi nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì. Probabile il prolungamento anche a giovedì. Sono attese per questa mattina le conclusioni dei pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno.
Dalla requisitoria iniziata la scorsa settimana emerge come il viadotto fosse già ammalorato fin dagli anni Settanta. La corrosione dei cavi d'acciaio delle pile del ponte Morandi è iniziata subito dopo l'inaugurazione, ma nonostante il passare degli anni nessuno ha provveduto a monitorare la struttura in modo adeguato. Nessun è intervenuto neppure nel '92 quando venne messa in sicurezza la pila 11 e il cui grado di ammaloramento doveva fare capire che lo stesso intervento era necessario anche sulle pile 9 e 10.
E' la sintesi di quanto detto dal pm titolare dell'indagine su Ponte Morandi Massimo Terrile la scorsa settimana alla ripresa dell'udienza dopo un mese di stop. Terrile ha illustrato i motivi per cui, insieme al suo collega Walter Cotugno, chiederà il rinvio a giudizio delle 59 persone indagate e delle due società ritenute responsabili, Aspi e Spea, la controllata titolare delle manutenzioni.
IL COMMENTO
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