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Gli ospiti sono stati ricollocati in altre case di riposo, 37 i lavoratori a rischio occupazione
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di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - Il futuro di Villa Immacolata, dopo l'evacuazione completa di tutta la struttura, par'essere solo uno: il fallimento. L'rsa di Coronata è una struttura non convenzionata e per questo senza aiuti o fondi a disposizione. "Purtroppo questa era una cosa che si poteva immaginare - spiega a Primocanale l'amministratore unico Ilaria Scaliti -. La mia preoccupazione è stata da subito legata al futuro degli ospiti, che se ne sono andati, per forza, ma questa per loro era casa". L'evacuazione a scaglioni avvenuta in questi giorni ha messo in ginocchio anche il futuro dei lavoratori, sono 37 le famiglie che rischiano di trovarsi senza più un'occupazione. "Sono 37 le persone che lavorano con noi, tra assunti e partite iva, e adesso il mio pensiero va a loro, considerando che eravamo una famiglia" prosegue Scaliti.

Ilaria Scaliti è diventata amministratore unico da due mesi, subentrando alla gestione di Matteo Barbavara. "Io sapevo che c'erano dei lavori da fare, ma non immaginavo che avremmo avuto così pochi giorni a disposizione. Sono sbalordita e siamo tutti senza parole. La verità è che sono stata lasciata sola, completamente". A Villa Immacolata molti ospiti risiedevano lì dal 2007, per loro era diventata casa, e lo shock di essere stati spostati da un giorno all'altro rischia di lasciare degli strascichi significativi da qui alle prossime settimane. "Io adesso mi auguro di trovare una vera motivazione, non il colpevole, però qualcuno dovrà spiegare questa decisione di aver spostato le persone in una sola giornata. Si poteva fare qualcosa di diverso, se fossi stata aiutata potevo rimanere lì e portare avanti un percorso di riqualificazione della struttura, che aveva bisogno di migliorie ma non mi è stato concesso il tempo necessario" ha aggiunto Scaliti.

Pazienti coinvolti che sperano di tornare. È questa la richiesta d'aiuto che arriva dagli ospiti e dalle loro famiglie. "Per scelta li ho mandati nelle case di riposo e non nei pronto soccorso, per non intasare gli ospedali cittadini, perché non avrebbe avuto senso come non lo aveva avuto sabato notte (i primi undici pazienti erano stati evacuati la notte tra sabato e domenica scorsi ndr). Li ho mandati lì ma per una questione di tutela, poi dovranno capire come procedere, e andranno dove preferiranno andare. Io non penso di avere possibilità di andare avanti, la struttura viveva su di loro e per loro e con i nostri lavoratori" chiosa con la voce strozzata l'amministratore unico di Villa Immacolata Ilaria Scaliti.

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