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di Aurora Bottino

GENOVA - "Siamo ai livelli di un incendio che sta divorando le case, la tempistica di intervento dovrebbe essere quella di una emergenza e invece ci si muove a passo di lumaca. È una situazione che ci ha stravolto la vita, non dormiamo d'estate soprattutto, ci sono sicuramente problemi di salute riconducibili a questo, per non parlare della polvere". A forse due metri dalla finestra della seconda camera della casa di Carmine c'è il cemento che sostiene uno dei tanti viadotti della autostrada A10.

Siamo tra Pegli e Pra', in un tratto a doppia carreggiata un tempo completamente ricoperto da spesse barriere antirumore. Un'altra vita racconta Carmine, "altrimenti non avremmo mai comprato casa".  

La memoria torna ai primi giorni del 2020 quando in pochi giorni sono state rimosse da Autostrade quasi tutte le barriere fonoassorbenti che erano presenti in Liguria, dopo una incredibile scoperta degli inquirenti durante l'inchiesta sul crollo di ponte Morandi. I pannelli che costeggiavano decine di chilometri delle rete autostradale, erano state installate in maniera non corretta.

Carmine racconta di forti rumori di notte. La mattina, poi, qualche pannello era scomparso. E così in due settimane quello che proteggeva interi caseggiati da polvere e rumore è scomparso.

Da allora, e sono trascorsi quasi cinque anni, centinaia di persone vivono con il rumore assordante dei mezzi sulle autostrade vicino alle loro case. Finestre chiuse a ogni ora del giorno, anche d'estate, doppie finestre, appartamenti ribaltati così da avere la camera da letto il più possibile lontano dalla carreggiata, pulizie intense per rimuovere la polvere che ogni giorno si posa su davanzali, balconi e panni stesi.

Troppi gli anni ma soprattutto le date in cui le barriere sarebbero dovuto essere reinstallate poi posticipate, tanto che in alcune tratte si è parlato persino di 2028. Nove anni di attesa, di balconi chiusi in cui un tempo si facevano colazioni e grigliate dove ora non si può più neanche stendere i panni. 

Chi non dorme prende psicofarmaci, chi fa turni mattutini all'alba non riesce a lavorare, c'è gente che sta male e che non può svendere e andare da qualche altra parte. Carmine dove un tempo faceva colazione ora deve cambiarsi le scarpe per uscire, altrimenti porta dentro troppa polvere. E stendere è impensabile: così si è 'inventato' uno stendino a muro per la seconda camera da letto. "Abbiamo messo il deumidificatore che sta acceso anche per giornate intere, così per far asciugare i vestiti" spiega Carmine.