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Il presidente di Federacciai si prende una piccola grande rivincita dopo tutto quanto accaduto negli ultimi tempi.
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Dopo la lacerante battaglia dei mesi scorsi che di fatto non ha permesso alla Liguria di avere un presidente, il neo numero uno di Confindustria Orsini ha comunque voluto dare un segnale inserendo nella sua squadra due liguri di peso.  Antonio Gozzi è stato nominato advisor con delega all'autonomia strategica europea, piano Mattei e competitività mentre Mario Zanetti, ad di Costa Crociere e presidente di Confitarma è entrato nel board con delega all'economia del mare. 

Grande soddisfazione per Gozzi che di fatto si prende una piccola grande rivincita dopo tutto quanto accaduto negli ultimi tempi. Non va dimenticato che il presidente di Federacciai era sceso in campo nel dicembre scorso ottenendo il via libera del presidente degli industriali della Liguria Giovanni Mondini, cugino di Garrone. Poi, dopo soli due giorni lo stesso Garrone, era stato convocato a Milano da Emma Marcegaglia che gli aveva proposto la discesa in campo di qui la clamorosa decisione di competere con Gozzi. Ne era nata una "battaglia" per mesi fino alla contestata estromissione di Gozzi dalla corsa e dal passo indietro di Garrone quando di fatto capì che non avrebbe avuto i voti per vincere.
Il presidente di Duferco, che con il suo bacino di voti ha contribuito all'elezione di Orsini, si occuperà di questioni strategiche europee che conosce molto bene quali la competitività e l’autonomia strategica ma sicuramente farà di tutto per portare avanti quelle che erano le linee del suo programma: la difesa dell’industria e della manifattura italiana contro certe regole dell'Europa che la penalizzano.

Confindustria, Garrone si ritira dopo aver stoppato Gozzi

Oltre il chiavarese Gozzi, un altro ligure nella squadra di Orsini. Si tratta di Mario Zanetti, 53 anni, sposato, due figli, ad di Costa Crociere. Nato a Cogoleto, una laurea in economia marittima e dei trasporti, lavora nella società controllata dal gruppo Carnival da oltre vent’anni e dal dicembre scorso è anche presidente dell'associazione degli armatori Confitarma. Potrebbe essere lui la persona giusta anche per compattare il settore marittimo che con le sue 230mila aziende fattura a 52,4 miliardi di euro.

La sua nomina in Confindustria sarà una garanzia per il settore e ovviamente per la nostra regione che fa dell'economia del mare una risorsa.