Attualità

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di Dario Vassallo

Domani, primo maggio, è la Festa del lavoro e dall'Archivio storico oggi estrapoliamo uno dei tenti servizi fatti in occasione di questa circostanza. Un appuntamento nato negli Stati Uniti d'America a metà del 1800 quando i lavoratori non avevano diritti: lavoravano anche 16 ore al giorno, in pessime condizioni, e spesso morivano sul luogo di lavoro. Nel 1866 fu approvata a Chicago la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere che entrò in vigore il 1º maggio 1867 ma valeva però solo nell'Illinois.

Il 1º Maggio 1886, in occasione del 19º anniversario dell'entrata in vigore della legge fu deciso uno sciopero generale ad oltranza per estendere questa legge in tutto il territorio americano. Quel giorno anche Chicago partecipò allo sciopero. La polizia, chiamata a reprimere l'assembramento, sparò sui manifestanti, uccidendone due e ferendone diversi altri. Iniziarono giorni di scontri e il 4 maggio fu lanciata una bomba che provocò la morte di sei poliziotti e il ferimento di una cinquantina. A quel punto la polizia sparò sui manifestanti. Nessuno ha mai saputo né il numero delle vittime né chi sia stato a lanciare la bomba.

Le notizie degli eventi tragici di Chicago si estesero anche in altri stati di tutto il continente americano, per poi estendersi anche in Europa.Al Congresso Internazionale di Parigi del 1889, che diede il via alla Seconda Internazionale, il 1º maggio fu dichiarato ufficialmente come la Festa Internazionale dei Lavoratori, e fu adottata da molti paesi nel mondo.