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Prezzi anche sui 120 euro in strutture di livello più alto, ma comunque lontani rispetto agli stabilimenti di lusso. Ecco la settima puntata dell'inchiesta di Primocanale su spiagge e concessioni
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di Aurora Bottino

GENOVA - Settima puntata della nostra inchiesta su spiagge e concessioni (GUARDA QUI). Un viaggio nel mondo degli stabilimenti balneare in vista di un'estate "rovente" sul fronte dei prezzi.

È così che il Codacons definisce quella in arrivo, dopo la bocciatura del Consiglio di Stato della proroga al 2024 della concessioni.

Una giornata al mare costa già tra il 30% e il 40% in più rispetto al 2019 e c'è il rischio di ulteriori aumenti. Lo scorso anno, in base ai dati Codacons, la spesa media per un ombrellone e due lettini durante il weekend si attestava tra i 30 e i 35 euro al giorno. Ma c'erano differenze a seconda dell'area geografica: "dai 40 euro in media di Viareggio o Riccione agli 80 euro di Gallipoli, passando per i 60 euro di alcune località della Sardegna".

Prezzi anche sui 120 euro in strutture di livello più alto, ma comunque lontani rispetto agli stabilimenti di lusso. Per questi ultimi la spesa si aggira sui 500 euro al giorno per la capanne o tende in costa Smeralda, Forte dei Marmi e Lido di Venezia, fino ai 600 della tenda araba del "Twiga" e i 1.010 per la prima fila a "Le Cinque Vele Beach Club" di Marina di Pescoluse. Twiga, stabilimento dell'imprenditore Flavio Briatore, che dovrebbe sbarcare in Liguria, a Ventimiglia.

"Gli operatori balneari minacciano già possibili rincari del 50% per le tariffe applicate dai lidi italiani come conseguenza degli aumenti dei prezzi delle concessioni", avverte l'associazione.