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GENOVA - "I numeri ipotizzati sullo stabilimento di Genova per quanto riguarda la cassa integrazione non possono essere accettati in silenzio, parliamo di 400 lavoratori. C'è la necessità di vedere e capire il programma degli investimenti e della produzione su Cornigliano da parte dell'aziende. Acciaierie d'Italia ci deve dire come intende far ripartire e dare continuità produttiva nel sito genovese per permettere di ridurre gradualmente l'utilizzo dell'ammortizzatore fino a cancellare definitivamente il numero dei lavoratori in cassa".

Lo scrivono in una nota il segretario generale Fim Cisl Liguria Christian Venzano e Nicola Appice, coordinatore RSU Fim Cisl Acciaierie d'Italia per lo stabilimento di Genova. "Nei prossimi incontri vogliamo entrare nel merito di questi aspetti - spiegano - e definire l'integrazione della Cassa e il riconoscimento del 3% del premio di risultato sottoscritto nell'accordo del 2018 perché le lavoratrici e i lavoratori hanno pagato il prezzo più alto in questi anni per mantenere in vita la siderurgia nel nostro paese. È un passaggio strategico e come Fim Cisl Liguria lo abbiamo ribadito anche questa mattina durante l'assemblea con i lavoratori".

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Giovedì 20 Giugno 2024

Ex Ilva, cassa integrazione per 5.200 lavoratori: 400 a Genova

L'Acciaierie d'Italia, attualmente in amministrazione straordinaria, ha avanzato un'istanza di esame congiunto per l'attivazione della cassa integrazione guadagni straordinari (Cigs) prevista per le aziende in amministrazione straordinaria. La richiesta è stata inviata al ministero del Lavoro e dell