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di Matteo Angeli

L'Acciaierie d'Italia, attualmente in amministrazione straordinaria, ha avanzato un'istanza di esame congiunto per l'attivazione della cassa integrazione guadagni straordinari (Cigs) prevista per le aziende in amministrazione straordinaria. La richiesta è stata inviata al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, al ministero delle Imprese e del Made in Italy, e alle rappresentanze sindacali unitarie (RSU) e organizzazioni sindacali. La Cigs riguarderà fino a un massimo di 5.200 dipendenti distribuiti in tutti i siti dell'azienda, basandosi su criteri di rotazione del personale e dipendendo dai livelli di produzione degli stabilimenti. L'obiettivo è completare il Piano di ripartenza con l'attivazione del secondo altoforno dopo l'estate.

Armando Palombo della Fiom Cgil di Genova critica duramente questa iniziativa, definendo inaccettabile l'aumento delle persone in cassa integrazione a Genova da 260 dell'anno scorso a 400 quest'anno. Palombo ha espresso preoccupazione per il futuro dello stabilimento genovese, paventando una chiusura dello stesso, e ha richiesto maggiore chiarezza, annunciando preparativi per possibili azioni di lotta sindacale.