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GENOVA - "Genova può diventare come San Francisco": è questa la chiamata all'azione, al "fare", di Massimo Moretti, general manager di Cds Holding, che ha restituito alla città il 'suo' Palasport. L'arena a partire dall'inaugurazione avvenuta questa sera, raccontata in diretta dalle telecamere di Primocanale, potrà accogliere cinquemila spettatori, che assisteranno a tanti spettacoli ed eventi anche internazionali come quelli che in passato hanno caratterizzato l'area che oggi si trova all'interno del Waterfront di Levante.

Archivio storico - I Beatles suonano due volte al Palasport di Genova (1965) - GUARDA IL VIDEO

Il sindaco Marco Bucci, dopo aver rassicurato sulle sue condizioni di salute con un energico "sto benissimo!", ha parlato del Palasport come di un "grosso passo avanti con una struttura che è un grande servizio per la città. È una riconquista di qualcosa che avevamo da giovani e che poi abbiamo perso. Sarà un ritrovo per tutto il nord Italia, ci saranno eventi sportivi e non sportivi di grandissimo interesse, anche di livello internazionale".

 

"Una grande opera simbolo dello sport come volano di sviluppo economico e di aggregazione sociale – dice il presidente ad interim di Regione Liguria Alessandro Piana –, di promozione di valori fondanti in una rete internazionale, attraverso le varie federazioni, e di sviluppo per le tante discipline che vedono protagonisti grandi campioni e tanti giovani. Potremo così arricchire il calendario delle nostre manifestazioni diventando un consolidato punto di riferimento e offrendo sempre di più a cittadini e turisti. Questo nuovo Palasport, Genova Capitale dello Sport per il 2024 e la Liguria Regione Europea dello Sport nel 2025 saranno i pilastri portanti di una ulteriore sfida per la nostra regione, che accorcerà ulteriormente le distanze tra i grandi campioni e il pubblico oltre a valorizzare tutte le associazioni e le tipologie di eventi. Il Palasport sarà sede di grandi eventi, dando risalto a tutte le categorie e allo spirito autentico dello sport".

 

"È una soddisfazione - commenta il general manager di Cds Holding, che ha effettuato i lavori sull'arena, Massimo Morettila speranza è che piaccia ai genovesi. Ce l'abbiamo messa tutta. La parole d'ordine sono flessibilità, perché si potranno svolgere tante attività diverse; la sostenibilità perché il riscaldamento e il raffreddamento avverrà grazie all'acqua di mare, e infine l'inclusione, grazie a tutti gli accorgimenti messi in campo perché quello che avviene nel palasport sia fruibile da tutti".

 

"È una giornata storica per Genovaoggi presentiamo l’arena sportiva di un Palasport completamente rinnovato, con un’operazione che valorizza la funzione pubblica in un mix tra sport e grandi eventi, con una fortissima vocazione rivolta alla socialità e alle attività sportive, all’insegna dell’accessibilità, delle più avanzate tecnologie green e quindi della sostenibilità – sottolinea il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi –. In questi anni abbiamo visto crescere, tassello dopo tassello, e prendere forma la grande suggestione urbanistica dell’architetto Renzo Piano, che ringrazio per aver seguito minuziosamente ogni passaggio del nuovo Waterfront di Levante, con l’obiettivo di restituire uno spazio vivo alla città, all’insegna della socialità e del legame tra Genova e il suo mare, con l’attenzione rivolta alle future generazioni che qui troveranno spazi per lo sport e per il divertimento, ma anche dove dare forma ai propri progetti nella Fabbrica delle idee. Ringrazio le maestranze, gli architetti e tutto il team di Cds Holding spa e RPBW Renzo Piano Building Workshop per il lavoro di questi mesi e per quello dei prossimi per arrivare al completamento del Waterfront".

 

"È un tassello importante anche all'interno di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport – aggiunge l'assessore allo Sport e Turismo Alessandra Bianchi –. Abbiamo voluto restituire in questo anno così importante per Genova questo impianto che vivrà tanto anche di attività di base in connubio con grandi eventi nazionali e internazionali, sportivi e non, in una cornice straordinaria come il Waterfront di Levante, che beneficia anche della presenza del Jean Nouvel e della Casa della Vela e di tutto un contesto che amplifica ulteriormente il valore dello sport anche in chiave turistica".

 

"In Liguria mancano gli spazi, tante federazioni si lamentano che mancano gli spazi e le misure regolamentari per ospitare manifestazioni ad alti livelli - commenta l'assessore regionale allo Sport Simona Ferro -. Speriamo con questo Palasport di dare respiro a tutti, vogliamo dare ai nostri conterranei un bellissimo sfogo e portare all'interno di questo palazzetto tantissime manifestazioni".

 

"Multidisciplinarietà, ecosostenibilità, equilibrio gestionale, rispondenza alle vigenti normative ed alle nuove esigenze tecnico-sportive, fruibilità da parte della cittadinanza, sono alcuni degli aspetti che mi preme sottolineare sull’arena sportiva, elemento caratterizzante del Palasport e del Waterfront di Levante – sottolinea il presidente di Coni Liguria Antonio Micillo –. Parlare della rinascita, perché tale è, di questo impianto sportivo che è stato parte della storia della Città di Genova è per me motivo di emozione e orgoglio. Il Coni Liguria ha cercato di mettere a disposizione le sue competenze affinché si realizzasse un impianto che possa accogliere giornalmente lo “sport di base” sino a quello di vertice. Ora tocca al mondo sportivo genovese accogliere la sfida del massimo utilizzo dell’impianto, cosa che può avvenire in presenza di un gestore di alto livello professionale. Un ringraziamento alla amministrazione comunale che ha voluto fortemente il recupero dell’arena sportiva, allo studio Piano per l’appassionato ed appassionante intervento progettuale, e alla CDS che ha saputo intervenire e realizzare nel concreto l’impianto, rispondendo alle complesse esigenze che si presentano oggi nel costruire nuove strutture sportive".

 

IL PROGETTO
 
 
L’impianto sportivo si articola su un piano interrato e tre livelli principali fuori terra. Al piano interrato è collocato il sistema di accesso con spazi che potranno essere adibiti a biglietterie. Al piano terra, l’area per la pratica sportiva: sotto gli spalti si trovano gli spogliatoi, i locali per le società, il locale di primo soccorso atleti, antidoping, deposito per carrozzine per atleti diversamente abili, gli spogliatoi per gli arbitri e gli ufficiali di campo. Gli spogliatoi sono conformi alla normativa CONI e alla normativa FIP GOLD.
 
L’impianto verrà dotato dell’attrezzatura sportiva prevista dalle norme FIP per due campi di gioco (uno GOLD e l’altro SILVER). Lo spazio di allenamento sarà in parquet certificato FIBA, mentre un campo smontabile certificato sarà allestito al centro dell’arena in caso di eventi di carattere nazionale. La dotazione sportiva sarà completata da 2 schermi informativi che fungeranno anche da tabellone segnapunti. Al secondo piano, uno spazio multifunzionale di circa 1.000 metri quadri che potrà essere utilizzato per l’attività sportiva, come zona eventi e per conferenze. L’impianto sarà dotato di un parcheggio interrato da 800 posti auto.
 
Il progetto, in coerenza con lo schema originale – la struttura è stata costruita nel 1962 su progetto del raggruppamento guidato dall’ingegnere Leo Finzi –, prevede spalti circolari distribuiti su 8 gradinate a forma di petalo, di cui 4 fisse e 4 retrattili. Le sedute sono distribuite lungo 15 cerchi concentrici che ricalcano le geometrie dell’edificio esistente, esaltandone la forma.
 
Per garantire i requisiti acustici richiesti, il perimetro dell’arena è rivestito da una parete fonoassorbente ad alte prestazioni, di circa 1.800 metri quadri. I pannelli, di forma cuneoidale, sono realizzati in fibra di poliestere rivestita da una lamiera di alluminio microforato: la superficie cilindrica di colore grigio chiaro definisce lo spazio dell’arena sportiva e lo caratterizza anche dal punto di vista architettonico.
 
Il perimetro dell’arena funge da schermo a 360° per la proiezione di video e immagini, trasformando l’arena sportiva in uno spazio immersivo. La nuova arena sportiva è dotata di un sistema di illuminazione perimetrale, alla sommità del cilindro fonoassorbente: 76 proiettori ad alte prestazioni garantiranno il livello di lux richiesti dalla normativa di riferimento e saranno posizionati in modo da evitare l’abbagliamento di spettatori e giocatori.
L’impianto è dotato dell’attrezzatura sportiva prevista dalle norme FIP per due campi di gioco (uno GOLD e l’altro SILVER). Lo spazio di allenamento sarà in parquet certificato FIBA, mentre un campo smontabile certificato sarà allestito al centro dell’arena in caso di eventi di carattere nazionale. La dotazione sportiva è completa da due schermi informativi, che fungeranno anche da tabellone segnapunti.
 
In sintonia con il masterplan generale dell’area, il nuovo Palasport sarà in grado di soddisfare la maggior parte del proprio fabbisogno energetico attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili. La porzione di copertura, generata dall’ampliamento dell’anello esterno dell’edificio, farà da base per l’installazione di un manto fotovoltaico (2.800 metri quadri) e un sistema di scambiatori con acqua di mare si occuperà dell’alimentazione delle macchine per il raffrescamento/riscaldamento del fabbricato.
 
L’accesso principale all’arena sportiva è a raso dall’ingresso principale dell’edificio posto a nord-est, mentre l’ingresso per i tifosi ospiti avverrà dall’ingresso sud tramite le rampe di scale che conducono al piano interrato e da lì direttamente al settore ospiti. L’impianto dispone di 8 ascensori, due per ogni percorso di accesso all’arena: quattro sono dedicati ai giocatori e quattro agli spettatori. I due ascensori interni nella zona spettatori collegano il livello -1 al livello 2 garantendo l’accessibilità a tutti i livelli dell’impianto sportivo.

 

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