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La "Festa della madre terra" sull'Antola sabato 13 e domenica 14 luglio
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di Eva Perasso

Affascinati dalla Liguria, nonostante arrivino dalle praterie canadesi. Di cui ammirano i paesaggi, ma soprattutto la cucina. Sono i nativi americani che ogni anno giungono nell'entroterra genovese, nel parco dell'Antola, comune di Fascia, per un appuntamento sempre molto atteso: la Festa della madre terra che si tiene a Casa del Romano sabato 13 e domenica 14 luglio, incontro ormai divenuto tradizionale - siamo alla ventesima edizione - organizzato dall’Associazione Hunkapi. Giusto una pausa - nel 2023 - a causa della peste suina, ma quest'anno sono attese centinaia di persone da varie regioni sull'Antola.

Quest’anno - racconta a Primocanale Davide Canazza, del direttivo dell'associazione - saranno presenti cinque Nativi provenienti dal Canada, tutti “veterani” della manifestazione che si tiene col patrocinio del Parco dell’Antola e del comune di Fascia, come si legge nella nota: "Sono Micheal Auger, regista, storyteller e suonatore di tamburo con la moglie Petie Danette Chalifoux, danzatrice dei cerchi, nonché affermata regista e sceneggiatrice. Micheal e PD, da poco genitori, saranno anche lieti di presentare al pubblico della Festa il piccolo Taswêkakocin. Con loro anche la nipote Kitehinaw Laroque-Chalifoux, già presente nell’edizione 2019. Micheal, PD, Kitehinaw e il piccolo Taswêkakocin appartengono alla nazione Cree delle pianure. Concludono la formazione Nita Anishinaabe, danzatrice della nazione Ojibwe del Quebec, più volte presente nelle varie edizioni e, ultimo ma non ultimo, William Kennedy, danzatore, storyteller e singer della nazione Assiniboine Nakota, ormai diventato la colonna portante della Festa, alla sua settima presenza".

Un'esperienza unica nel suo genere: si costruiscono insieme i tipì, le tradizionali abitazioni coniche degli Indiani delle pianure, poi le conferenze, le danze tradizionali Nativo americane, la Preghiera della Madre Terra. La notte è intorno al fuoco con i racconti, miti e leggende degli indiani d’America. E domenica, a conclusione degli eventi, le danze sociali che coinvolgono e divertono il pubblico presente.

 

 

E se il pubblico arriva per vedere le danze e sentire i racconti dei nativi, per i canadesi invece è l'occasione per assaggiare i prodotti tipici locali e ammirare il nostro territorio. "Il fascino che la Liguria ha sui nativi è grande: qualche anno fa avevano anche provato a fare il pesto insieme al campione mondiale di pesto al mortaio. Sono attratti soprattutto dalla nostra cucina", commenta Davide Canazza.