GNEOVA - "Come già più volte evidenziato da parte della nostra organizzazione sindacale, l’insediamento della nuova Questore a Genova ha finalmente dato il via ad un positivo processo di graduale riallineamento delle competenze istituzionali sull’argomento sicurezza, visto che durante la gestione del Sindaco BUCCI gli assessori che si sono succeduti hanno concentrato molte risorse umane ed economiche allo scopo di muoversi in piena autonomia in svariate attività di polizia". Così Roberto Traverso, segretario del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia di Stato.
"Scelta che si è rivelata come un tentativo di anticipare i tempi della riforma nazionale sulle Polizie Locali allo studio parlamentare e che naturalmente ha fatto emergere le note criticità denunciate dal SIAP a partire dall’attuale impossibilità per la Polizia Locale ad accedere alle banche date ministeriali necessarie per indagare su persone (per esempio lo SDI)."
"In questi giorni la Segreteria Provinciale del SIAP di Genova ha scritto alla Questore Burdese una lettera con l’obiettivo di chiedere un suo urgente intervento coinvolgendo la Prefetto Torraco per affrontare una criticità che se non risolta continuerà a far aumentare in modo esponenziale i carichi di lavoro della Polizia di Stato che come noto in questo difficile contesto storico sta soffrendo di una nota carenza di organici - continua Traverso -. Ci riferiamo alla gestione del supporto alle REMS (residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza) ovvero le strutture sanitarie di accoglienza per gli autori di reati affetti da disturbi mentali (infermi di mente) e socialmente pericolosi".
"Il SIAP ha chiesto l’intervento della Questore Burdese perché riteniamo eccessivo ed improprio l’impiego del personale della Polizia di Stato della Questura di Genova per la gestione dei soggetti affetti da patologie psichiche e/o psichiatriche, visto che nel capoluogo ligure, a differenza di quanto disposto a livello dipartimentale, l’utilizzo delle forze di polizia a carattere generale non avviene in casi assolutamente eccezionali e collegati comunque a specifiche esigenze di tutela dell’ordine pubblico e alla commissione di reati ma bensì ordinariamente".
"Ricordiamo che una circolare della DAC del 2019 in realtà demanda le attività svolte impropriamente a Genova dalle forze dell’ordine a carattere generale (e quindi anche dalla Polizia di Stato), alle Polizie Locali, laddove presenti. Siccome a Genova la Polizia Locale è sicuramente molto presente, visto che i suoi organici hanno superato per numero quelli della Questura e dei Commissariati della provincia di Genova, abbiamo chiesto alla Questore di rivolgersi alla Prefetto per affrontare la problematica. In particolare il SIAP ritiene che il mero trasporto ed il relativo piantonamento dei sottoposti in carico al REMS di Genova non rientri in tale fattispecie trattandosi di un'attività di supporto alla gestione sanitaria del soggetto".
"Scelta che si è rivelata come un tentativo di anticipare i tempi della riforma nazionale sulle Polizie Locali allo studio parlamentare e che naturalmente ha fatto emergere le note criticità denunciate dal SIAP a partire dall’attuale impossibilità per la Polizia Locale ad accedere alle banche date ministeriali necessarie per indagare su persone (per esempio lo SDI)."
"In questi giorni la Segreteria Provinciale del SIAP di Genova ha scritto alla Questore Burdese una lettera con l’obiettivo di chiedere un suo urgente intervento coinvolgendo la Prefetto Torraco per affrontare una criticità che se non risolta continuerà a far aumentare in modo esponenziale i carichi di lavoro della Polizia di Stato che come noto in questo difficile contesto storico sta soffrendo di una nota carenza di organici - continua Traverso -. Ci riferiamo alla gestione del supporto alle REMS (residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza) ovvero le strutture sanitarie di accoglienza per gli autori di reati affetti da disturbi mentali (infermi di mente) e socialmente pericolosi".
"Il SIAP ha chiesto l’intervento della Questore Burdese perché riteniamo eccessivo ed improprio l’impiego del personale della Polizia di Stato della Questura di Genova per la gestione dei soggetti affetti da patologie psichiche e/o psichiatriche, visto che nel capoluogo ligure, a differenza di quanto disposto a livello dipartimentale, l’utilizzo delle forze di polizia a carattere generale non avviene in casi assolutamente eccezionali e collegati comunque a specifiche esigenze di tutela dell’ordine pubblico e alla commissione di reati ma bensì ordinariamente".
"Ricordiamo che una circolare della DAC del 2019 in realtà demanda le attività svolte impropriamente a Genova dalle forze dell’ordine a carattere generale (e quindi anche dalla Polizia di Stato), alle Polizie Locali, laddove presenti. Siccome a Genova la Polizia Locale è sicuramente molto presente, visto che i suoi organici hanno superato per numero quelli della Questura e dei Commissariati della provincia di Genova, abbiamo chiesto alla Questore di rivolgersi alla Prefetto per affrontare la problematica. In particolare il SIAP ritiene che il mero trasporto ed il relativo piantonamento dei sottoposti in carico al REMS di Genova non rientri in tale fattispecie trattandosi di un'attività di supporto alla gestione sanitaria del soggetto".
"Anche se rispettiamo le lavoratrici ed i lavoratori della Polizia Locale genovese che ovviamente operano sulla base di direttive tecniche e indicazioni sopratutto politiche che sicuramente non dipendono da loro, non possiamo più accettare che la prassi che si è impropriamente consolidata continui ad incidere pesantemente sul carico di lavoro del personale destinato al controllo del territorio che perde per interi quadranti, a volte giorni, un’unità operativa che viene destinata a tale attività con grave rischio per gli altri colleghi che si vedono, a volte, costretti ad affrontare attività di pronto intervento senza poter godere di più equipaggi. Per questo abbiamo chiesto un urgente intervento presso la Prefettura di Genova ai fini di aggiornare l'odierno protocollo in relazione alla gestione dei TSO presso le REMS ritenendo che tale attività debba essere ricondotta al rispetto della normativa vigente".
IL COMMENTO
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