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Inciviltà, sporcizia e problemi di sicurezza sarebbero all'ordine del giorno, con un "danno economico - racconta il proprietario di una delle friggitorie storiche sotto ai portici di Caricamento - che non è decifrabile"
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di Aurora Bottino

GENOVA - "Niente di nuovo, non sono di certo stupito. Dopo la fine del lockdown la situazione è peggiorata esponenzialmente". I commercianti di Sottoripa, vetrina di Genova nel cuore del centro turistico e storico della città, sono esasperati.

Inciviltà, sporcizia e problemi di sicurezza sarebbero all'ordine del giorno, con un "danno economico - racconta il proprietario di una delle friggitorie storiche sotto ai portici di Caricamento - che non è decifrabile. Oltre a vivere male noi, con tutte le difficoltà che questo ambiente comporta, i turisti scappano. Si aspettano una cosa e poi trovano tutt'altro".

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L'ultimo caso sabato pomeriggio, quando un uomo è stato accoltellato al petto diverse volte. Alla base della violenza un debito di spaccio - racconta un commerciante - di cinque euro. La lite sfociata poi in violenza, che è finita con la vittima trasportata in fin di vita all'ospedale San Martino e l'aggressore in manette, è avvenuta all'altezza di vico del Serriglio, una delle zone più critiche di Sottoripa secondo i residenti. 

Alla base della condizione di degrado che dilaga tra Caricamento e i vicoli ci sarebbe sì la violenza ma, secondo alcuni, anche dell'inciviltà. "Il problema è più ampio e riguarda tutto quello che ogni giorno accade qui. Sono convinta che il bello attiri il bello e così il brutto: quando c'è spazzatura ovunque, c'è sempre odore di urina, gruppetti che stazionano ad ogni angolo, come si fa? Non è solo la percezione della sicurezza che non esiste, è tutto quello che succede che sta creando il vero problema".

La situazione sta smuovendo la città, dalla politica ai sindacati: "Non possiamo lasciare i cittadini e i lavoratori del comparto sicurezza da soli a combattere il degrado. Lo diciamo da tempo: la situazione nel centro storico è intollerabile - dichiara Emanuele Ronzoni, commissario straordinario Uil Liguria -. Occorre una rete sociale forte che metta insieme le esigenze di tutti. La sicurezza della città è  diventata un'emergenza da affrontare con un tavolo istituzionale dedicato che possa garantire  progetti condivisi, azioni di recupero del territorio oggi in mano a spaccio e violenza nel centro storico genovese".

Secondo la senatrice di Italia Viva Raffaella Paita a Genova "serve l'intervento dell'esercito per far fronte all'emergenza e ristabilire la presenza dello stato".

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I dubbi, visto il momento che sta attraversando la zona, riguardano anche il restyling di piazza Caricamento. Intorno al monumento dedicato a Raffaele Rubattino, nonostante il ritardo dovuto al ritrovamento durante gli scavi di diversi moli medievali, dovrebbe infatti nascere "uno spiazzo con nuova pavimentazione, aiuole protette e alberi per fare ombra oltre alle panchine per permettere a genovesi e turisti di godersi lo spazio dove potranno svolgersi anche diverse tipologie di eventi", si legge nel progetto. "Ma come si farà a non farlo diventare semplicemente un nuovo punto di ritrovo per spacciatori? Serve un piano, un modo per avere uno spazio che rimanga dei residenti e dei nostri clienti".

La zona è sempre e comunque pattugliata da forze dell'ordine e polizia locale, ma sembra non bastare. "Senza adeguati strumenti di contrasto i delinquenti e i predoni si sentono liberi di commettere quotidianamente reati sapendo di non rischiare nulla o quasi" ha scritto su Facebook l'assessore alla sicurezza del Comune di Genova, Sergio Gambino, che da tempo - spiegano i commercianti - lavora insieme a loro per trovare una soluzione al degrado dilagante del centro storico.