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La Liguria insieme al Veneto e alle Marche è nel trio delle regioni "bianche"
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di Eva Perasso

GENOVA - In occasione della 74esima giornata per le vittime di incidenti sul lavoro prevista per oggi, domenica 13 ottobre, sono stati pubblicati gli ultimi dati dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering.

E se da un lato i dati nazionali non sono per nulla confortanti, con 680 vittime da gennaio ad agosto 2024 e 23 decessi in più rispetto al 2023, dall'altro emergono differenze sostanziali tra le regioni italiane e la Liguria si colloca in zona bianca, ovvero ha una incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale. L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area ogni milione di occupati presenti nella stessa.

E la Liguria insieme al Veneto e alle Marche è nel trio delle regioni "bianche". A comparire, nella speciale cartina d'Italia, in zona rossa, a fine agosto 2024 con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 21,5 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Valle d’Aosta, Umbria, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Molise e Calabria. In zona arancione: Emilia-Romagna, Sardegna, Basilicata, Campania, Puglia e Lazio. In zona gialla: Abruzzo, Lombardia, Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte. 

L’incidenza più elevata si registra nella fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni (con incidenza di 87,2), seguita dalla fascia di lavoratori con età compresa tra i 55 e i 64 anni (con incidenza pari a 34,5). Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro nei primi otto mesi dell’anno sono 120 su un totale di 507, con un rischio di morte sul lavoro che continua a essere quasi triplo rispetto agli italiani.