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L'inchiesta di Primocanale sulla situazione del verde pubblico in città. Secondo i dati del Comune di Genova il territorio è per il 72% coperto da verde ma il verde urbano rappresenta circa l'11%
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di Andrea Popolano

GENOVA - Genova e il suo verde pubblico. L’assessorato all’Urbanistica del Comune ha presentato un piano decennale per affrontare il tema: il tutto si basa su tre elementi chiave: l'incremento del verde, il miglioramento del suolo attraverso pavimentazioni drenanti e una nuova gestione dell'acqua (leggi qui).

In estate ha acceso le polemiche la questione del taglio dei pini davanti alla stazione di Brignole. Una scelta dettata dalla necessità di eliminare gli alberi per ragioni di sicurezza con la promessa del Comune di reimpiantare nuovi pini entro pochi mesi in modo da restituire la vista l'angolo di verde per chi arriva in città dal treno (Leggi qui).

Secondo Legambiente con il presidente regionale Stefano Bigliazzi serve però un cambio di rotta: "Servirebbe un piano del verde fatto bene, studiato con attenzione e con una programmazione delle attività di manutenzione da fare. Il problema non è che non si deve abbattere un singolo albero, il problema è che se non si controllano gli alberi per dieci anni poi sono da abbattere" spiega il presidente di Legambiente Liguria. 

Secondo i dati del Comune di Genova il territorio è per il 72% coperto da verde. Molte di queste aree si trovano nelle alture. Mentre per quanto riguarda l'area urbana vera e propria la percentuale rappresenta 25,7 km quadrati sui 243 complessivi dell’intero territorio comunale con il verde che raggiunge l’11% tra verde pubblico e verde privato. Dati in qualche modo criticati da Bigliazzi che spiega come sia necessario "lavorare di più sul verde urbano".

Da Legambiente viene sottolineata anche la necessità di evitare "l'eccessivo consumo del sottosuolo. I dati statistici dicono che c'è una riduzione a livello regionale ma semplicemente perché ce n'è meno. Ma serve una legge serie sul consumo di suolo che deve essere limitato il più possibile. Bisogna recuperare la natura e recuperare il suolo rovinato e dargli un utilizzo sano" precisa il presidente di Legambiente.