Attualità

Dopo due anni dall'apertura della struttura ricettiva ora arriva il laboratorio per dolci gluten free
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di Tiziana Oberti

I ragazzi hanno i ritmi lenti come quelle della tartaruga da cui deriva il loro nome, ma arrivano all'obiettivo e il messaggio della 'Compagnia della tartaruga' è proprio questo: si può fare anche se con modi e tempi diversi. Quando oltre due anni fa, Enrico Pedemonte e sua moglie Silvia Stagno, aprirono il primo b&b inclusivo di Genova, 'La sosta della tartaruga', gestito da ragazzi disabili, in molti non credevano che ce l'avrebbero fatta e invece si è dimostrato un successo apprezzato anche da moltissimi stranieri. E ora è arrivata una nuova sfida che Pedemonte aveva lanciato a Primocanale: un laboratorio di pasticceria gluten free chiamato 'I pasticci della tartaruga'.

Martedì sera a partire dalle 21 racconteremo a 'People - Cambia il tuo punto di vista' la realtà che Enrico e Silvia hanno creato, per il futuro della figlia Giulia ma non solo, per dare una possibilità a questi ragazzi che spesso non vengono considerati adatti al lavoro.

Il lavoro vero

Il messaggio che sta dietro ai ragazzi della tartaruga è che è possibile fare impresa anche con persone che hanno disabilità intellettive, se l’azienda è disegnata sulle loro capacità questo grazie a una progettazione di lavori che valorizzino le loro migliori doti, come quella nell'ambito del turismo lento, ma anche quella della produzione di dolci senza glutine lavorare, veramente.

I pasticci della tartaruga, gluten free ma buoni per tutti

Il laboratorio di pasticceria, presentato a fine maggio, vede lavorare Alice e Amina e preparare i dolci per le colazioni del b&b e anche per occasioni speciali su ordinazione in attesa poi di aprire a breve lo spaccio vero e proprio in via Caffaro nel centro di Genova. Amina e Alice sono in formazione attraverso una convenzione con la Fondazione Cepim.

Il bed&breakfast e i turisti da tutto il mondo

Il bed & breakfast, con quattro grandi stanze, 16 posti letto e un giardino pensile, è gestito da quattro giovani under 30: Luca, Gabriele e Giulia, assunti a tempo indeterminato, e Leonardo che è ancora in tirocinio e poi verrà assunto. Hanno una disabilità intellettiva e sono affiancati da due tutor.

 

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